34 fotografie in b/n – scattate nel giugno del 1996- per raccontare una città: il titolo allude metaforicamente al ruolo rivestito da Istanbul non più ‘porta’ ma ‘ponte’ tra due civiltà- tra Occidente e Oriente- e si riferisce al ponte che collega le due rive del Bosforo -Europa e Asia- e che costituisce la prima immagine della mostra.
Lo sguardo dell’autore è catturato dalle attività quotidiane svolte dalla comunità come pure da situazioni stranianti o di ‘ realismo magico ‘.
Si sofferma poi sui luoghi dell’acqua, della morte e della tradizione.
Alcune immagini raccontano il mondo dei bambini.
Altri scatti ritraggono momenti di sospensione come quello di un passante che sorride verso il cielo, di un ragazzino assorto tra le lapidi e quello di una donna con lo sguardo perso in un altro tempo.