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La memoria e l’immaginario
Si apre all’insegna della fotografia No arte, rassegna internazionale di fotografia e di arti visive in programma a San Sperate dal 18 al 26 ottobre. A porre il primo suggello alla terza edizione della manifestazione ideata da Pinuccio Sciola sarà infatti la mostra «La memoria e l’immaginario. La Sardegna vista dai fotoreporter dagli anni ‘50 ai giorni nostri» che sarà inaugurata sabato 18 ottobre alle 17. La mostra, che si snoda nel suggestivo spazio del Museo del Crudo a San Sperate e nelle piazze del paese, offre al visitatore oltre 80 fotografie realizzate da importanti reporter che negli ultimi cinquant’anni sono giunti in Sardegna per immortalarla. Scopo della collettiva è quella di mettere a confronto le immagini degli osservatori “esterni” (Andreas Fridolin Weis Bentzon, Maurizio Bizzicari, Lisetta Carmi, Mario Dondero, Uliano Lucas, Fulvio Magurno, Federico Patellani, Franco Pinna, Ivo Saglietti, Pablo Volta) presenti con alcune immagini storiche della Sardegna con “lo sguardo interno” di un gruppo significativo di fotografi sardi (Giovanna Aresu, Giancarlo Deidda, Attilio Della Maria, Marco Alberto Desogus, Rosi Giua, Salvatore Pirisinu, Mario Pischedda, Donatello Tore) nell’intento di offrire chiavi interpretative e spunti critico-ricostruttivi sulla dimensione identitaria sarda. L’intero percorso offre autentici capolavori come alcune fotografie inedite di Bentzon, Pinna e altre immagini incentrate su tematiche sociali (le donne di Desulo di Salvatore Pirisinu), il mondo del lavoro (i minatori di Carbonia di Federico Patellani, la lavorazione del pane di Maurizio Bizzicari, le fabbriche del crudo a San Sperate di Mario Dondero, i salinieri di Cagliari di Giancarlo Deidda), suggestioni paesaggistiche, l’arte di Pinuccio Sciola (Mario Pischedda), riti religiosi e comunitari (la morra di Rosi Giua, la comunità di Lollove di Donatello Tore, il carnevale di Ottana di Attilio della Maria, il carnevale di Mamoiada di Giovanna Aresu e Marco Alberto Desogus). Foto attraverso le quali è possibile ricostruire una mappa paradigmatica delle varie e molteplici rappresentazioni di un’isola capace di collocarsi in un circuito più ampio, non più localistico.
La memoria e l’immaginario
San Sperate, Via Roma, (Cagliari)