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Ernesto Che Guevara fotografo
la mostra – inedita per l’Italia- presenta oltre 200 immagini realizzate da Ernesto Che Guevara perlopiù nella prima parte degli anni ’50, quando, studente in medicina, proponeva le immagini scattate durante un suo viaggio in Sud America a riviste e agenzie fotografiche.
Comunicato stampa
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Curata da Josep Vincent Monzó (IVAM Istituto Valenciano di Arte Moderna) la mostra – inedita per l’Italia- presenta oltre 200 immagini realizzate da Ernesto Che Guevara perlopiù nella prima parte degli anni ’50, quando, studente in medicina, proponeva le immagini scattate durante un suo viaggio in Sud America a riviste e agenzie fotografiche.
Alcuni straordinari auto-ritratti riportano in vita il “mito” tuttora inossidabile mentre immagini scattate in varie parti del mondo testimoniano la sua passione fotografica ai tempi degli incarichi di governo, dopo la rivoluzione.
Alla fine degli anni ’90 il responsabile del dipartimento fotografico dell’Istituto Valenciano di Arte Moderna (IVAM) ha incontrato Aldeida March, vedova di Ernesto Che Guevara, per verificare se il Che avesse mai svolto professionalmente l’attività di fotografo.
“Io e i miei colleghi conoscevamo la passione fotografica del Che” spiega il curatore della mostra Josep Vincent Monzò “ ma volevamo esaminare l’archivio del Centro Che Guevara e verificare se la voce di un periodo di attività professionale o semi-professionale nell’ambito fotografico fosse vera”.
Nasce così il progetto di una mostra fotografica che documenta uno straordinario periodo di vita del “Comandante”. Dopo anni di recupero, classificazione e restauro delle immagini (un migliaio di negativi) è nato un libro fotografico con 230 immagini, la maggior parte della quale inedite ed oggi esposte per la prima volta nel nostro Paese.
“Non si pensi a fotografie curiose o famigliari riprese da un personaggio famoso” aggiunge Monzò “E’ piuttosto il lavoro instancabile di un occhio sensibile e attento al mondo, alle espressioni, ai fenomeni di cui si è trovato ad essere testimone nei suoi viaggi. Una mostra che sorprenderà certamente il pubblico anche dei più affezionati alla figura del Che”.
Alcuni straordinari auto-ritratti riportano in vita il “mito” tuttora inossidabile mentre immagini scattate in varie parti del mondo testimoniano la sua passione fotografica ai tempi degli incarichi di governo, dopo la rivoluzione.
Alla fine degli anni ’90 il responsabile del dipartimento fotografico dell’Istituto Valenciano di Arte Moderna (IVAM) ha incontrato Aldeida March, vedova di Ernesto Che Guevara, per verificare se il Che avesse mai svolto professionalmente l’attività di fotografo.
“Io e i miei colleghi conoscevamo la passione fotografica del Che” spiega il curatore della mostra Josep Vincent Monzò “ ma volevamo esaminare l’archivio del Centro Che Guevara e verificare se la voce di un periodo di attività professionale o semi-professionale nell’ambito fotografico fosse vera”.
Nasce così il progetto di una mostra fotografica che documenta uno straordinario periodo di vita del “Comandante”. Dopo anni di recupero, classificazione e restauro delle immagini (un migliaio di negativi) è nato un libro fotografico con 230 immagini, la maggior parte della quale inedite ed oggi esposte per la prima volta nel nostro Paese.
“Non si pensi a fotografie curiose o famigliari riprese da un personaggio famoso” aggiunge Monzò “E’ piuttosto il lavoro instancabile di un occhio sensibile e attento al mondo, alle espressioni, ai fenomeni di cui si è trovato ad essere testimone nei suoi viaggi. Una mostra che sorprenderà certamente il pubblico anche dei più affezionati alla figura del Che”.
20
ottobre 2003
Ernesto Che Guevara fotografo
Dal 20 ottobre al 20 dicembre 2003
fotografia
Location
SOLFERINO 19
Milano, Via Solferino, 19, (Milano)
Milano, Via Solferino, 19, (Milano)
Orario di apertura
orario continuato, Martedì, Mercoledì, Venerdì e Sabato dalle 11,00 alle 20,00; giovedì e domenica 11,00 – 22,00; lunedì apertura solo per gruppi su prenotazione.
Vernissage
20 Ottobre 2003, ore 18,30