Il libro d’artista sta vivendo una nuova stagione creativa, dopo quella straordinaria degli anni sessanta e settanta, ma malgrado i nuovi fertili fermenti in Italia mancano pubbliche istituzioni e appuntamenti continuativi volti a valorizzare questo ampio campo di ricerca legato alle arti visive.
Il Comune di Cassino, nell’intenzione di colmare questo vuoto e di riallacciare i fili con l’antica e gloriosa tradizione degli scriptoria, che proprio nell’Abbazia di Montecassino hanno avuto un importantissimo nucleo propulsivo, da diversi anni dedica una parte delle sue attività culturali al Libro d’Artista, promuovendo dal 1997 l’organizzazione della Biennale.
Quelli esposti alla Biblioteca Comunale di Cassino sono libri illeggibili nel senso tradizionale del termine. Il testo, inteso come possibilità di trasmissione del pensiero e del sapere, è fruibile solo attraverso l’inscindibile combinazione tra forma, colore e segno. Sono piccoli particolari oggetti d’arte, realizzati in esemplari unici o talvolta in multipli limitati, non necessariamente su supporto cartaceo ma utilizzando anche altri materiali: terracotta, metallo, stoffa, plastica, legno, vetro ecc., per veicolare messaggi diversi rispetto a quelli tradizionalmente legati alle parole, che del libro mantengono l’aspetto tradizionale, ma non la struttura né la funzione. Per questa terza edizione gli artisti partecipanti sono ottantuno.