”Dare vento alle ali dell’immaginazione e della fantasia” – scrive Pier Luigi Dini a proposito di un momento della sua creatività, relativo all’elaborazione di alcune composizioni astratte. Quello della fantasia è un tema caro a Maria Luigia Guaita, che ne ha fatto l’elemento fondante della sua Scuola Internazionale per la Grafica d’Arte, ed è stato certamente il punto d’incontro con Dini che volentieri ha ospitato nella sua Galleria per questa mostra che è il compendio dell’attività pittorica e grafica dell’artista.

Nato a Terranova Bracciolini nel 1920, Dini è stato autorevole Provveditore agli Studi di Firenze ed ha coltivato la sua passione per l’arte lungo tutto l’arco della vita, dandole però pieno sfogo solo dopo aver raggiunto l’età della pensione.
Grazie ad una formazione culturale affinata con lo studio dei movimenti artistici della prima metà del ‘900 – dagli impressionisti ai simbolisti passando per i fauves – riconosce un debito particolare nei confronti di Lorenzo Viani e delle sue figure aspre e dolorose.

Tommaso Paloscia – nel breve saggio che introduce il catalogo – indica nella poesia la forza vitale della pittura di Dini, nella quale vede una straordinaria continuità pur nella diversità delle tecniche, dei temi, dell’ispirazione.
La mostra del Bisonte – con i quaranta olii e disegni esposti,-consente al visitatore di procedere lungo il cammino e la vicenda umana di un artista che non ha mia subito i condizionamenti delle mode e dei mercati, ma non per questo è stato lontano dai fermenti e le pulsazioni del secolo appena trascorso.