La Siclari inizia l’attività artistica nei primi anni sessanta con una
mostra personale nella quale tratta temi tradizionali, esprimendosi
in modo figurativo e utilizzando una tecnica monocroma.
Divenendo via via prioritario l’interesse per il colore decide di
abbandonare il figurativo a favore di una frantumazione della
realtà, alla ricerca di uno spazio mentale, con forme inventate. La
pittura della Siclari diviene sempre più astratta fino all’informale.
Dopo un periodo di studio la pittrice torna a un motivo
autobiografico, rivelando quindi la propria tendenza
all’introspezione e ad un simbolismo che proprio attraverso il
disegno e il colore trovano una loro personale motivazione. Inizia
quindi il periodo dei quadri con soggetti come ” le bambole” a
cui farà seguito quello delle “scatole”, contenitori per lo più vuoti
ma con simbolici nastri, fiori secchi e oggetti che evocano ricordi
e un intimo vissuto esistenziale. L’attività artistica della Siclari
prosegue con una serie di mostre personali e molto lavoro
apprezzato anche all’estero, in particolare nelle personali del
1996 a Miami e del 1998 a New York.
Alla S.A.3 Art Gallery vengono esposte le opere più recenti della
Siclari caratterizzate dall’uso di linee morbide e colori puliti,
luminosi. Una pittura ricca di contrasti cromatici e giochi
chiaroscurali in cui gli oggetti realisticamente riprodotti, drappi,
cuscini, interni di stanze, diventano un pretesto per esprimere
l’intima poesia dell’artista.