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L’oro e l’azzurro – I colori del Sud da Cézanne a Bonnard
Un’esposizione affascinante e tutta dedicata al colore, che attraverso 120 dipinti, racconta una delle storie più avvincenti dell’arte tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento.
È il racconto dei viaggi, ma anche dei lunghi soggiorni, che molti pittori francesi, oppure cresciuti o educatisi in quell’ambito, hanno compiuto lungo le coste del Mediterraneo e in Provenza. Lì, molti tra i più importanti artisti dei due secoli hanno scritto le pagine più belle e riconosciute delle loro vicende. Solo nominare, a questo proposito, Cézanne e Van Gogh basterà a riandare con la memoria a una serie lunghissima di capolavori, molti dei quali presenti adesso a Treviso. E proprio questi due pittori stanno a indicare quale riflesso, nello spazio della tela, abbia avuto lo spazio geografico, con il capovolgimento quasi totale che si è operato nel mondo di Van Gogh non meno che in quello di Cézanne.
È il racconto dei viaggi, ma anche dei lunghi soggiorni, che molti pittori francesi, oppure cresciuti o educatisi in quell’ambito, hanno compiuto lungo le coste del Mediterraneo e in Provenza. Lì, molti tra i più importanti artisti dei due secoli hanno scritto le pagine più belle e riconosciute delle loro vicende. Solo nominare, a questo proposito, Cézanne e Van Gogh basterà a riandare con la memoria a una serie lunghissima di capolavori, molti dei quali presenti adesso a Treviso. E proprio questi due pittori stanno a indicare quale riflesso, nello spazio della tela, abbia avuto lo spazio geografico, con il capovolgimento quasi totale che si è operato nel mondo di Van Gogh non meno che in quello di Cézanne.
Ma la mostra comincia ancor prima dell’apparire del grande artista di Aix-en-Provence, con un capitolo introduttivo legato ai nomi di coloro che hanno saputo essere motivo di raccordo tra l’Accademia e l’impressionismo. Courbet è stato sicuramente il primo grande artista a scoprire il Mediterraneo come puro paesaggio, il primo a mostrare, come rivelazione poetica, il mare e il cielo nello loro grandiosità. Tre saranno i suoi rarissimi paesaggi esposti, corrispondenti
ai diversi soggiorni dell’artista nei dintorni di Marsiglia, nel 1854, 1857, 1858 e 1865. Guigou, che ha scoperto l’arte di Courbet in occasione del suo primo soggiorno a Parigi nel 1855, ogni estate ritorna in Provenza e dipinge dei paesaggi illuminati dalla limpida luce mediterranea. Sicuramente a degli esiti diversi porta invece la pittura di Monticelli che, nato a Marsiglia nel 1824,
di queste terre conosce le bellezze più segrete. La sua attenzione è infatti rivolta non a quello che poteva essere il facile motivo del mare, ma alla scoperta più intima dell’entroterra, riportando sulla tela dei paesaggi che risentono in misura considerevole dell’esperienza, al fianco di Diaz de la Pena, nella foresta di Fontainebleau.
Eppure, è proprio Cézanne, con un dipinto rarissimo del 1866, Strada in Provenza (The Montreal Museum of Fine Arts), a iniziare un cammino che lo porterà poco per volta verso le prove sue più note.
L’oro e l’azzurro – I colori del Sud da Cézanne a Bonnard
Treviso, Via Palestro, 33, (Treviso)