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Marco Porta – Ascoltare senza orecchie
Il pianeta poetico di Marco Porta, nasce negli anni ‘90 da una precisa ricerca multimediale che coniuga scienza e arte
Comunicato stampa
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Il pianeta poetico di Marco Porta, nasce negli anni ‘90 da una precisa ricerca multimediale che coniuga scienza e arte. E’ un punto immaginario della galassia animato da creature silenziose e mutevoli, scolpite in bronzo, maiolica, resina e sale. I suoi personaggi emblematici rappresentano la visione di un mondo contemporaneo complesso, ambiguo e denso di interrogativi esistenziali.
La galleria Rino Costa di Valenza, presenta 15 lavori, le opere più recenti dell'artista piemontese, legate a un progetto dove l'uomo, l'acqua e la sacralità giocano il ruolo di protagonisti assoluti.
Scrive Tiziana Conti: Lo scenario è inquietante: le sue figure hanno sempre un fondo dilemmatico, sono presenze afasiche, quasi cristallizzate in un silenzio raggelante. Paiono alludere all’ineluttabilità di un destino che si identifica con l’ossessiva ripetizione di inutili gesti e “riti” quotidiani. I lavori chiave realizzati verso la metà degli anni ’90, le Fontane, pongono in primo piano il distacco del soggetto dal mondo. Le teche di vetro sono impenetrabili nonostante la loro perspicuità: all’interno teste bianche, metafore di una luce perduta, galleggiano nel tentativo di mantenere un equilibrio…
… Il potere onnivoro, che l’uomo esercita quasi automaticamente, palesa la polverizzazione dell’io, evidenziata nelle opere dalla sclerosi delle posture e dello sguardo.
Nelle opere pittoriche la geometrizzazione di uno spazio di matrice organica pone e analizza la questione sui rapporti reciproci e sulla riconoscibilità della presunta antinomia tra naturale e artificiale.
La galleria Rino Costa di Valenza, presenta 15 lavori, le opere più recenti dell'artista piemontese, legate a un progetto dove l'uomo, l'acqua e la sacralità giocano il ruolo di protagonisti assoluti.
Scrive Tiziana Conti: Lo scenario è inquietante: le sue figure hanno sempre un fondo dilemmatico, sono presenze afasiche, quasi cristallizzate in un silenzio raggelante. Paiono alludere all’ineluttabilità di un destino che si identifica con l’ossessiva ripetizione di inutili gesti e “riti” quotidiani. I lavori chiave realizzati verso la metà degli anni ’90, le Fontane, pongono in primo piano il distacco del soggetto dal mondo. Le teche di vetro sono impenetrabili nonostante la loro perspicuità: all’interno teste bianche, metafore di una luce perduta, galleggiano nel tentativo di mantenere un equilibrio…
… Il potere onnivoro, che l’uomo esercita quasi automaticamente, palesa la polverizzazione dell’io, evidenziata nelle opere dalla sclerosi delle posture e dello sguardo.
Nelle opere pittoriche la geometrizzazione di uno spazio di matrice organica pone e analizza la questione sui rapporti reciproci e sulla riconoscibilità della presunta antinomia tra naturale e artificiale.
11
ottobre 2003
Marco Porta – Ascoltare senza orecchie
Dall'undici ottobre al 16 novembre 2003
arte contemporanea
Location
GALLERIA LARA E RINO COSTA
Valenza, Via Ludovico Ariosto, 6, (Alessandria)
Valenza, Via Ludovico Ariosto, 6, (Alessandria)
Orario di apertura
tutti i giorni 10-12 e 16-19
Vernissage
11 Ottobre 2003, ore 18
Autore