-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Marco Silombria – FisicaMente
Marco Silombria nasce a Savona nel 1936. Formatosi a Genova, allievo di Emilio Scanavino, si trasferisce a Torino all’inizio degli anni sessanta dove intraprende una fortunata carriera nella pubblicità e nel 1968 è tra i fondatori dell’agenzia CGSS. Nel 1985 abbandona il lavoro pubblicitario per dedicarsi a tempo pieno alla pratica artistica, che affianca a un’originale attività progettuale.
Ha tenuto importanti mostre personali a Palazzo dei Diamanti a Ferrara nel 1990 e al Museo Civico di Spoleto nel 1991. Tra le mostre collettive ricordiamo La Sindrome di Leonardo curata da Enzo Biffi Gentili nel 1995 alla Palazzina di Caccia di Stupinigi e alla Pia Almoina di Barcellona dedicata al lavoro artistico dei più importanti designer italiani dal 1940 al 1975. La sua ricerca fotografica sul nudo maschile è stata parzialmente esposta nel 1989 nella mostra Uomini che vedono uomini all’Accademia di Belle Arti di Ravenna a cura di Peter Weiermair, attuale Direttore della Galleria d’Arte Moderna di Bologna e autore della monografia Marco Silombria Dionysos in Love di prossima uscita per le Edition Oehrli di Zurigo.
I lavori di Marco Silombria, e in mostra saranno esposte 70 opere, ci conducono lungo un percorso di emblemi, forme, segni, monocromie, di cui in questi ultimi decenni si era persa l’abitudine al riscontro. La sua sperimentazione ha qualcosa di felicemente rabbioso, ironicamente vendicativo rispetto al profumo di una classicità rivisitabile solo più in chiave teneramente blasfema. Marco Silombria rappresenta quell’area concettuale dove i materiali sono alchemicamente rigenerati, dove tuttavia la povertà iniziale si arricchisce di forme e di pigmenti. Egli enuncia continuamente il suo museo, il suo bagaglio personale di immagini, di amori incondizionati che si rivisitano con un omaggio di gratitudine, e di repulsioni anche feroci che si sublimano in un tenero sberleffo. L’operare di Marco Silombria non va affrontato attraverso la cronologia tematica. In lui non si avverte evoluzione sperimentale, ma ribellione alla codificazione, alle finte regole. Le sue negazioni ludiche nascono da un principio etico, dalla responsabilità che prima di tutto egli si assume, di nulla tralasciare, di nulla privilegiare in nome di presunte gerarchie estetiche.
Marco Silombria – FisicaMente
Torino, Via Camillo Benso Conte Di Cavour, 17, (Torino)