-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Carlo Dell’Amico – Zerovirgolatreperiodico
Carlo Dell’Amico è nato nel 1954 a Perugia, dove vive e lavora e dove, nel 1970, ha tenuto la sua prima precocissima mostra personale. Da allora non molte sono state le sue presenze in esposizioni personali o collettive, prediligendo all’affermazione sociale della sua opera la ricerca stessa, tant’è che non è difficile apprezzare il rigore sistematico della sua poetica che si è articolata in varianti formali di un unico pensiero fondante: la sedimentazione. Ciò che è stato fatto o immaginato non è mai cosa o immagine concluse, non c’è conclusione ma semplice passaggio, oppure perpetuo cominciamento e ciò che avrebbe la pretesa di concludere in realtà si fa fondo sul quale imbastire lentamente, metodicamente un’ulteriore costruzione che a sua volta tornerà ad essere traccia di altre e nuove sperimentazioni che trovano il loro veicolo privilegiato nella pittura-pittura, ma con l’occhio ben attento ai suggerimenti che le nuove tecnologie possono offrire. Accade per esempio nella sua recente ricerca che si avvale della fotografia digitale pur tuttavia mai lasciata a se stessa, ma sulla quale ancora una volta l’artista interviene attraverso il processo della sedimentazione.
È a questo proposito che Luca Beatrice, curatore della rassegna, scrive in catalogo: «Le costruzioni di Dell’Amico sono trompe-l’oeil di ultima generazione, capaci di illuderci in maniera ben più profonda di quanto facesse la prospettiva dipinta un tempo. Non è più solo l’occhio a risultare ingannato, ma l’intera nostra conoscenza delle cose. Non viviamo solo la falsa percezione che lo spazio sia percorribile e tangibile, abbiamo il dubbio che sia possibile, e in questo risiede la beffa del progresso. Gli organi metallici dei suoi recenti lavori, pur nella loro natura palesemente digitale, paradossalmente ci seducono come una promessa di realtà.»
Guardando la mostra, e ancor di più sfogliando il catalogo, non potrà sfuggire al visitatore o al lettore l’anomalia della figura di Carlo Dell’Amico nel panorama artistico nazionale, e cronologia alla mano (in catalogo ce n’è una ragionata da Emidio De Albentiis) ci si potrà accorgere dell’attenzione che ha saputo dare a quanto attorno a lui stava accadendo, pur sempre mantenendo tuttavia una sua originalità e, soprattutto, una sua autenticità legata alla lucida consapevolezza di vivere il suo tempo quasi con istinto.
Carlo Dell’Amico – Zerovirgolatreperiodico
Ferrara, Corso Porta Mare, 5, (Ferrara)