Adel Abdessemed nasce a Costantine in Algeria nel 1971, vive prima in Francia poi New York, attualmente risiede a Berlino.
‘Nuit’ è il titolo dell’opera progettata dall’artista per lo spazio di Laura Pecci.
Disposta sul soffitto di una stanza, una lastra in metallo bucata da colpi d’arma da fuoco ci offre l’immagine di un cielo ‘stellato’. I bossoli hanno lasciato spazio a una messa in scena della violenza, con un impatto visivo molto forte e reale. Senza crisi e senza scosse, essa evoca in modo diretto la violenza e rimanda alla cultura del terrore propria di ogni guerra.
Adel Abdessemed utilizza più spesso video, ma anche azioni, performance, installazioni, fotografia pittura e disegno per interpretare drammi e problematiche che nascono dai vincoli imposti da identità culturali, politiche e spirituali. Temi centrali del suo lavoro sono l’integrazione, il razzismo, la sessualità, e il superamento dei forti tabù imposti dalle religioni in particolare quella musulmana.
Pur rappresentando una forma di impegno politico, di resistenza ai limiti, l’opera di Adel riporta a immagini poetiche, a rappresentazioni suggestive e intense della realtà, creando una forte tensione tra la bellezza dell’immagine e la violenza delle idee che questa sottende.