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Bruce Chatwin – Fotografie
Saranno 60 le fotografie esposte al Museo Correr, il cui fine sarà quello di ricreare i tortuosi percorsi intrapresi dall’autore: le immagini illustrano difatti il suo originale modo di vedere il mondo, il suo “occhio” personale e, come appunti, non ritraggono interni pittoreschi o costumi, nemmeno i soliti monumenti o paesaggi prevedibili e comuni, ma descrivono i colori intensi dei paesi da lui visitati. Molto spesso mettono piuttosto a fuoco un dettaglio sorprendente, un’associazione di colori o un umore unico. La Mauritania, l’Africa, il Nepal, l’Afghanistan, la gente comune della Patagonia colta nella quotidianità, ci svelano come, anche a livello di immagine, si può cogliere quella caratteristica precipua che lo contraddistingue dal punto di vista letterario: Chatwin è innanzitutto un uomo alla ricerca delle radici profonde che muovono l’essere umano al viaggio, qualunque sfaccettatura esso presenti – se per necessità o piacere – poiché la domanda che sempre animerà le sue opere e, conseguentemente, il suo cogliere immagini, sarà sempre la medesima, ovvero: – “Perché gli uomini, invece di stare fermi se ne vanno da un posto all’altro?”- (Chatwin a Tom Maschler, 1969 – da Le vie dei Canti, 1987).
La mostra è parte integrante dell’annuale rassegna internazionale Fondamenta , Venezia città di lettori ideata da Daniele Del Giudice e promossa dal Comune di Venezia – Assessorato alla Cultura in programma a Venezia, Campo S.Angelo, dal 2 al 5 ottobre 2003. L’iniziativa di quest’anno – dal titolo Senza più – sarà dedicata all’approfondimento delle più recenti tematiche culturali e ospiterà interventi di economisti, scienziati, teologi, poeti e scrittori chiamati a dissertare su questo tema ognuno dal proprio speciale ambito di studio e ricerca.
La mostra si inserisce in uno dei filoni tematici della manifestazione dedicato ai luoghi reali e immaginari della contemporaneità. Protagonista dell’evento è Bruce Chatwin, uno dei più enigmatici scrittori-viaggiatori del XX secolo, che si è rivelato anche un eccezionale documentatore visivo dei suoi viaggi, le cui immagini fanno da straordinario contrappunto alle sue opere letterarie. Essa vuole essere il giusto compendio della vita e degli stimoli che hanno animato questo indomito viaggiatore, fotografo per talento estetico, scrittore per passione, ma anche archeologo, giornalista, esperto e artista dilettante, che esercitò un grande fascino in tutti coloro che ebbero un contatto stretto con lui per il suo charme e per la sua cultura.
Chatwin esordì nel 1977 con un libro simbolo della letteratura da viaggio contemporanea: In Patagonia (giudicato ‘miglior libro dell’anno’ dal New York Times Book Review).
Bruce Chatwin – Fotografie
Venezia, San Marco, 52, (Venezia)