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Carlo Ambrosoli – Il silenzio della dea civetta
L’esposizione, che si terrà presso l’Archivio di Stato di Roma nella splendida cornice del cortile di S. Ivo alla Sapienza, rivela una novità nel percorso di Carlo Ambrosoli, da sempre impegnato in una dimensione metafisica della figurazione.
Dopo un lungo periodo di riflessione sulla pittura, l’artista ha sentito il bisogno di riavvicinarsi alla realtà, al dolore della condizione umana.
Ambrosoli ha avvertito l’urgenza di esprimere il proprio disagio attraverso lo spostamento dell’attenzione non già al quadro tradizionalmente inteso, che si svuota di significato e si trasforma in non-presenza, ma al suo involucro. Ed ecco allora la cornice occupare quasi tutto lo spazio visivo e imporsi, offrendo all’osservatore gli elementi di “straniazione” e di spostamento dell’attenzione sulla realtà.
La pittura come arte silente è stata da Ambrosoli espressa sino al livello di quella sospensione perfetta d’ogni rumore. Il silenzio appare ora squarciato.
Oggi prendiamo atto di una nuova, più irritata e più esplicitamente dolorosa, tonalità – altamente espressa – della parola poetica di Carlo Ambrosoli.
Carlo Ambrosoli – Il silenzio della dea civetta
Roma, Corso Del Rinascimento, 40, (Roma)