Mary Carmen Piñel Blanco – Pintaderashttps://www.exibart.com/repository/media/eventi/2003/09/mary-carmen-piñel-blanco-8211-pintaderas.jpg

Mary Carmen Piñel Blanco – Pintaderas

Arcipelago delle Canarie. La capitale, Las Palmas de Gran Canaria, è costellata di siti affascinanti dove
così forte è il connubio uomo-natura che non è facile distinguerne i confini. Davanti alla cattedrale vi
troneggiano in bronzo i bellissimi levrieri che potrebbero aver dato il nome alle Canarie. (O forse è a causa dal canto melodioso dei canarini?) Il paesaggio è costellato di sculture in lava e basalto scolpite dal vulcano della Caldera de Bandama o da Tony Gallardo, famoso scultore canario di tallas e cortes e grandiosi collages di roccia.
Nell’isola abbondano giacimenti di argille rosse o grigie, il barro, materia prima per le antiche terrecotte fabbricate dai Guances, la mitica popolazione primitiva delle Canarie. Il Museo Canario ne ospita
numerosi esemplari ottimamente conservati. Intendo dire sia di terrecotte che di mummie preistoriche.
Una enorme Wunderkammer dove ti perdi tra gioielli, vasi, manufatti pregevoli e mummie, teschi,
pelli lavorate dall’uomo e pelli di mummie scolpite dal sole. Pintaderas dai simboli misteriosi di cui abbiamo smarrito il senso.
Mary Carmen Piñel utilizza le antiche pratiche di cottura del barro che fonde con le terre e i pigmenti purissimi importati da tutto il mondo, come già facevano i Guances acquistando i prodotti dai Fenici e di certo anche in tempi più antichi. Lei continua ad imprimere nell’argilla i simboli misteriosi delle antiche culture. Ho visitato il suo studio, ho cercato di imparare qualcuno dei gesti sapienti con cui tratta la materia. Ho voluto lavorare con lei a quattro mani, fondendo in un’opera le simbologie
occidentali con quelle dei Guances. La gestualità nel lavoro della Piñel si manifesta non solo nel “costruire” una forma o un vaso ma anche nell’imprimervi i simboli e i graffiti nell’argilla con gesti che sanno di danza delle mani. Questo per lei è importante quanto la conoscenza delle reazioni cromatiche dei pigmenti durante la cottura. Spesso ama cuocere le proprie opere in forni di legna
improvvisati nel giardino, dopo averle fatte essiccare all’ombra del patio o sotto un cielo de panza de burro.
Durante un viaggio in Umbria, la Piñel ha visitato una manifattura di ceramica di Deruta e il direttore le ha offerto simbolicamente un “biscotto” di vassoio, una tipica forma ancora vergine, affinché la decorasse con i segni del popolo Guance.
Mary Carmen vi ha impresso i segni del fuoco e il vassoio è diventato il cratere, la Caldera dove danzano i demoni nel fuoco alchemico del ceramista. (Franco Ottavianelli)

 
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04 settembre 2003

Mary Carmen Piñel Blanco – Pintaderas

Dal 04 settembre al 15 ottobre 2003
Location
WUNDERKAMMERN [Spello]
Spello, Piazza Delle Foglie III, 2, (Perugia)

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