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Fiamma Vigo e Numero. Una vita per l’ arte
Da circa tre anni, l’ Archivio di Stato di Firenze, in collaborazione con l’ associazione “Archivio per la memoria e la cultura delle donne”, sta operando per la ricostruzione dell’ archivio di Fiamma Vigo e di “Numero”, andato disperso a causa dell’ alluvione del 1966 e delle vicende attraversate dalla Vigo nei suoi ultimi anni di vita
Comunicato stampa
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Da circa tre anni, l’ Archivio di Stato di Firenze, in collaborazione con l’ associazione “Archivio per la memoria e la cultura delle donne”, sta operando per la ricostruzione dell’ archivio di Fiamma Vigo e di “Numero”, andato disperso a causa dell’ alluvione del 1966 e delle vicende attraversate dalla Vigo nei suoi ultimi anni di vita.
Il metodo usato consiste soprattutto nell’ attivazione di contatti con artisti, persone, enti che ebbero relazioni più o meno strette con la Vigo e le sue gallerie; chiarite le finalità del lavoro iniziato, si offre a chi le condivida, la possibilità di contribuire alla ricostruzione della memoria di “Numero”, consegnando all’ Archivio di Stato di Firenze, in originale o in copia, la documentazione – cataloghi, lettere, manifesti, pubblicazioni varie -, di cui sia in possesso. Si sono operati anche acquisti di documentazione presso librerie antiquarie.
Sono state così realizzate acquisizioni importanti, provenienti, ad esempio, da: Enrico Baj, Renato Barisani, Antonio Bueno, Eugenio Carmi, Nicola Carrino, Hsiao Chin, Carlo Cioni, Mario Fallani, Edoardo Frasnedi, Franco Gelli, Francesco Gurrieri, la Casa-Studio di Fernando Melani annessa al Museo Civico di Pistoia, Alberto Moretti, J. Roca Rey, Gianni Ruffi, Vittorio Tolu, Flora Wiechmann Savioli.
Parallelamente alla raccolta dei documenti, con una ricerca svolta presso Biblioteche specializzate, si è messa a punto la cronologia, per quanto possibile completa, dell’ intensa attività artistica e culturale promossa dalla Vigo tra il 1949 e il 1977, ponendo così le premesse per una considerazione critica delle vicende illustrate dall’ archivio progressivamente Per la definizione del progetto della mostra e del relativo catalogo, è stato costituito un Comitato scientifico, composto da: Rosalia Manno Tolu, direttrice dell’ Archivio di Stato di Firenze, Ernestina Pellegrini, presidente dell’ associazione “Archivio per la memoria e la scrittura delle donne”, Alessandra Contini, vice-presidente dell’ associazione e funzionario responsabile del settore degli archivi femminili presso l’ Archivio di Stato, Maria Grazia Messina, docente di storia dell’ arte contemporanea presso la Facoltà di Lettere dell’ Università degli Studi di Firenze, Carlo Sisi, direttore della Galleria d’ Arte Moderna di Palazzo Pitti, Francesco Gurrieri, e Roberto Maestro, docenti della Facoltà di Architettura dell’ Università degli Studi di Firenze, Alberto Moretti, artista ed ex-gallerista.
Dal lavoro compiuto emerge con chiarezza come la rivista e le Gallerie fondate e dirette dalla Vigo, abbiano rappresentato un fenomeno culturale di grande rilievo, per la straordinaria apertura e l’ interdisciplinarietà che ne caratterizzarono l’ attività intensissima, facendone un punto di riferimento importante per artisti ed intellettuali italiani e stranieri, protagonisti delle ricerche artistiche di avanguardia.
Il metodo usato consiste soprattutto nell’ attivazione di contatti con artisti, persone, enti che ebbero relazioni più o meno strette con la Vigo e le sue gallerie; chiarite le finalità del lavoro iniziato, si offre a chi le condivida, la possibilità di contribuire alla ricostruzione della memoria di “Numero”, consegnando all’ Archivio di Stato di Firenze, in originale o in copia, la documentazione – cataloghi, lettere, manifesti, pubblicazioni varie -, di cui sia in possesso. Si sono operati anche acquisti di documentazione presso librerie antiquarie.
Sono state così realizzate acquisizioni importanti, provenienti, ad esempio, da: Enrico Baj, Renato Barisani, Antonio Bueno, Eugenio Carmi, Nicola Carrino, Hsiao Chin, Carlo Cioni, Mario Fallani, Edoardo Frasnedi, Franco Gelli, Francesco Gurrieri, la Casa-Studio di Fernando Melani annessa al Museo Civico di Pistoia, Alberto Moretti, J. Roca Rey, Gianni Ruffi, Vittorio Tolu, Flora Wiechmann Savioli.
Parallelamente alla raccolta dei documenti, con una ricerca svolta presso Biblioteche specializzate, si è messa a punto la cronologia, per quanto possibile completa, dell’ intensa attività artistica e culturale promossa dalla Vigo tra il 1949 e il 1977, ponendo così le premesse per una considerazione critica delle vicende illustrate dall’ archivio progressivamente Per la definizione del progetto della mostra e del relativo catalogo, è stato costituito un Comitato scientifico, composto da: Rosalia Manno Tolu, direttrice dell’ Archivio di Stato di Firenze, Ernestina Pellegrini, presidente dell’ associazione “Archivio per la memoria e la scrittura delle donne”, Alessandra Contini, vice-presidente dell’ associazione e funzionario responsabile del settore degli archivi femminili presso l’ Archivio di Stato, Maria Grazia Messina, docente di storia dell’ arte contemporanea presso la Facoltà di Lettere dell’ Università degli Studi di Firenze, Carlo Sisi, direttore della Galleria d’ Arte Moderna di Palazzo Pitti, Francesco Gurrieri, e Roberto Maestro, docenti della Facoltà di Architettura dell’ Università degli Studi di Firenze, Alberto Moretti, artista ed ex-gallerista.
Dal lavoro compiuto emerge con chiarezza come la rivista e le Gallerie fondate e dirette dalla Vigo, abbiano rappresentato un fenomeno culturale di grande rilievo, per la straordinaria apertura e l’ interdisciplinarietà che ne caratterizzarono l’ attività intensissima, facendone un punto di riferimento importante per artisti ed intellettuali italiani e stranieri, protagonisti delle ricerche artistiche di avanguardia.
07
ottobre 2003
Fiamma Vigo e Numero. Una vita per l’ arte
Dal 07 ottobre al 20 dicembre 2003
Location
ARCHIVIO DI STATO
Firenze, Viale Della Giovine Italia, 6, (Firenze)
Firenze, Viale Della Giovine Italia, 6, (Firenze)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì: ore 9,30 – 12,30 / 15,00 – 17,30, sabato: ore 9,30-12,30; festivi chiuso