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Lynn Chadwick
Lynn Chadwick, lo scultore inglese cui la Galleria Blu dedica la sua attenzione fin dal lontano 1958, è scomparso il 25 aprile di quest’anno.
Comunicato stampa
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Lynn Chadwick, lo scultore inglese cui la Galleria Blu dedica la sua attenzione fin dal lontano 1958, è scomparso il 25 aprile di quest’anno.
La prima presenza di Chadwick alla Galleria Blu avvenne nell’ambito della mostra “Quattro artisti inglesi: Armitage, Chadwick, Moore, Sutherland” (1958), la seconda nel 1963, in abbinamento con Kenneth Armitage. Si sono poi susseguite varie mostre personali, nel 1968, 1972, 1986, 1992 fino a quella tenuta nel 1997 cui l’artista aderì di buon grado, sottolineando però che sarebbe stata l’ultima concessa ad uno spazio privato.
La mostra che ora viene presentata a Milano dal 14 ottobre 2003 al 9 gennaio 2004, costituisce quindi un significativo omaggio della Galleria all’artista che da anni essa ha rappresentato in esclusiva per l’Italia.
Una importante rassegna di Chadwick - la prima presso uno spazio pubblico dopo la sua scomparsa - viene proposta nei prossimi mesi dalla Tate a Londra: aprirà il 15 settembre e sarà visitabile fino al mese di marzo del 2004.
Chadwick, nato a Londra nel 1914, ebbe la consacrazione internazionale nel 1956 quando la Biennale di Venezia gli assegnò il Premio Internazionale della Scultura. La sua attività artistica aveva avuto le prime manifestazioni alla fine degli anni Quaranta, con la realizzazione di costruzioni in grado di muoversi nello spazio, non però assecondando gli spostamenti d’aria (come avviene con i “mobiles” di Calder), ma secondo un moto preordinato e veloce, paragonabile a quello di un insetto o di un jet. A partire dal 1952 egli abbandonò questa ricerca per puntare a una plastica che si sviluppa attorno alla figura umana e che risponde ad una costruzione dichiaratamente architettonica, che ha le sue premesse negli studi di architettura da lui compiuti.
Nelle ricerca di forme stabili, Chadwick non abbandona l’interesse e l’indagine per il movimento, ma tende ora a rappresentarne non tanto gli effetti quanto l’energia che lo origina e che si manifesta come forza aggregante delle singole composizioni. In alcuni casi poi le sue figure sono coinvolte in un altro tipo di moto, quello provocato da forze esterne (il vento ad esempio), che segna in modo marcato parte della sua produzione.
La prima presenza di Chadwick alla Galleria Blu avvenne nell’ambito della mostra “Quattro artisti inglesi: Armitage, Chadwick, Moore, Sutherland” (1958), la seconda nel 1963, in abbinamento con Kenneth Armitage. Si sono poi susseguite varie mostre personali, nel 1968, 1972, 1986, 1992 fino a quella tenuta nel 1997 cui l’artista aderì di buon grado, sottolineando però che sarebbe stata l’ultima concessa ad uno spazio privato.
La mostra che ora viene presentata a Milano dal 14 ottobre 2003 al 9 gennaio 2004, costituisce quindi un significativo omaggio della Galleria all’artista che da anni essa ha rappresentato in esclusiva per l’Italia.
Una importante rassegna di Chadwick - la prima presso uno spazio pubblico dopo la sua scomparsa - viene proposta nei prossimi mesi dalla Tate a Londra: aprirà il 15 settembre e sarà visitabile fino al mese di marzo del 2004.
Chadwick, nato a Londra nel 1914, ebbe la consacrazione internazionale nel 1956 quando la Biennale di Venezia gli assegnò il Premio Internazionale della Scultura. La sua attività artistica aveva avuto le prime manifestazioni alla fine degli anni Quaranta, con la realizzazione di costruzioni in grado di muoversi nello spazio, non però assecondando gli spostamenti d’aria (come avviene con i “mobiles” di Calder), ma secondo un moto preordinato e veloce, paragonabile a quello di un insetto o di un jet. A partire dal 1952 egli abbandonò questa ricerca per puntare a una plastica che si sviluppa attorno alla figura umana e che risponde ad una costruzione dichiaratamente architettonica, che ha le sue premesse negli studi di architettura da lui compiuti.
Nelle ricerca di forme stabili, Chadwick non abbandona l’interesse e l’indagine per il movimento, ma tende ora a rappresentarne non tanto gli effetti quanto l’energia che lo origina e che si manifesta come forza aggregante delle singole composizioni. In alcuni casi poi le sue figure sono coinvolte in un altro tipo di moto, quello provocato da forze esterne (il vento ad esempio), che segna in modo marcato parte della sua produzione.
14
ottobre 2003
Lynn Chadwick
Dal 14 ottobre 2003 al 09 gennaio 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA BLU
Milano, Via Senato, 18, (Milano)
Milano, Via Senato, 18, (Milano)
Orario di apertura
lunedì-venerdì 10-12.30 / 15.30-19.00, sabato 15.30-19.00
Vernissage
14 Ottobre 2003, ore 21