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Luisa Rabbia – A matter of life
Il titolo della mostra prende il nome dal video omonimo in cui un uomo anziano e semplice consuma il proprio pasto
Comunicato stampa
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Il titolo della mostra prende il nome dal video omonimo in cui un uomo anziano e semplice consuma il proprio pasto. Mentre l’uomo mangia, alcuni elementi naturali escono dalla sua bocca. “……Bisogna avere tanti cuori da vomitare in una vita……” ci dice l’artista, vomitare da la sensazione di ripartire da zero, attraverso la digestione del vissuto, il presente rinasce e il tutto diventa parte di un unico ciclo vitale.Nella mostra, il video e il grande disegno Tears and blood (2002), presentati alla prima personale newyorkese dell’artista presso la Galleria di Massimo Audiello nel 2002, divengono una scultura in ceramica esposta a terra dai toni acquerellati.
Il disegno, inciso nella ceramica, e’ un segno che corrode il materiale, un pensiero che si ritaglia il proprio spazio, come lentamente agisce il passare del tempo che cancella le impronte di chi prima c’era e ora non c’è più.Tears and blood (2003) e’ una perfetta fusione tra disegno e scultura; l’acqua, le lacrime e il sangue sono liquidi vitali, ma anche simboli di situazioni emotive ancestrali. E’ così che la doccia diventa il palcoscenico di un mondo visto dall’alto, in cui tutto passa veloce e scivola in un buco nero di cui non si scorge la fine.
Nei lavori della Rabbia c’è una continua tensione ed indagine del rapporto tra tempo e pensiero: il disegno diventa un mezzo per raccontare il fluire del tempo e le piccole figure che appaiono lentamente sulla carta, ci raccontano di situazioni emotive che cambiano, si perdono e si dissolvono in costellazioni astrali dai toni blu Klein.Saranno presentati alcuni nuovi disegni in cui l’artista descrive vulnerabili stati d’animo attraverso una ricerca vicina all’automatismo e all’opera dello scrittore e artista belga Henry Micheaux, nei cui scritti gli stati psicologici si specchiano nella profondità e nell’intimità di un cielo notturno.
In questa personale, disegni su carta, video e ceramiche, mostrano ancora una volta un’artista che attraverso l’uso di materiali differenti affievolisce il confine fra reale e immaginario, tra inconscio e vissuto.
Il disegno, inciso nella ceramica, e’ un segno che corrode il materiale, un pensiero che si ritaglia il proprio spazio, come lentamente agisce il passare del tempo che cancella le impronte di chi prima c’era e ora non c’è più.Tears and blood (2003) e’ una perfetta fusione tra disegno e scultura; l’acqua, le lacrime e il sangue sono liquidi vitali, ma anche simboli di situazioni emotive ancestrali. E’ così che la doccia diventa il palcoscenico di un mondo visto dall’alto, in cui tutto passa veloce e scivola in un buco nero di cui non si scorge la fine.
Nei lavori della Rabbia c’è una continua tensione ed indagine del rapporto tra tempo e pensiero: il disegno diventa un mezzo per raccontare il fluire del tempo e le piccole figure che appaiono lentamente sulla carta, ci raccontano di situazioni emotive che cambiano, si perdono e si dissolvono in costellazioni astrali dai toni blu Klein.Saranno presentati alcuni nuovi disegni in cui l’artista descrive vulnerabili stati d’animo attraverso una ricerca vicina all’automatismo e all’opera dello scrittore e artista belga Henry Micheaux, nei cui scritti gli stati psicologici si specchiano nella profondità e nell’intimità di un cielo notturno.
In questa personale, disegni su carta, video e ceramiche, mostrano ancora una volta un’artista che attraverso l’uso di materiali differenti affievolisce il confine fra reale e immaginario, tra inconscio e vissuto.
02
ottobre 2003
Luisa Rabbia – A matter of life
Dal 02 ottobre al 29 novembre 2003
arte contemporanea
Location
CIOCCA ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Lecco, 15, (Milano)
Milano, Via Lecco, 15, (Milano)
Orario di apertura
14.00 - 19.30
Chiuso domenica e lunedì
Vernissage
2 Ottobre 2003, ore 18.30
Autore