Inge Morath – Retrospettivahttps://www.exibart.com/repository/media/eventi/2003/09/inge-morath-8211-retrospettiva.jpg

Inge Morath – Retrospettiva

Se il faccia a faccia è il modo più comune di fare un ritratto, non è tuttavia l’unico. Indubbiamente i lavori più riusciti di Inge sono dovuti alla sobrietà della posa, alla scelta dell’inquadratura e della luce, ma ancor di più alla connivenza, all’accettazione da parte del fotografato dello sguardo dell’intruso posato su di lui.
L’assenza di inquietudine si legge nello sguardo dei suoi pazienti mai impazienti ma attenti al balletto che conduce questa creatura dalla curiosità immensa.

Mrs Nash non sarebbe mai stata così perfetta e così naturale nel suo ruolo di gran dama dell’alta società, se non fosse stata sedotta dal fascino di Inge. Inge che sa entrare in sintonia con i suoi interlocutori ovunque si trovino nella scala sociale, ovunque abitino sul pianeta Terra. Inge dalla stupefacente capacità di parlare tutte le lingue rendendo lo scambio ancora più semplice.

Ma Inge non trascura l’ambientazione, nella misura in cui questa valorizzi o renda esplicito o completi quello che lei desidera rivelare della psicologia di un personaggio. Così come sa giocare coi contrasti quando rivela che il piccolo signore borghesemente imbacuccato che cammina in una via di New York è l’autore delirante di Petrouchka. E come sa giocare con l’insolito e approfittare di ciò che il caso le offre, un orecchio scolpito da Louise Bourgeois, un mazzo di tulipani e una tendina di pizzo per Ylia Ehrenbourg, o la curva nera di un piano per Horowitz.

Succede anche che colui che è guardato si “significhi” lui stesso. Raramente. Ma Inge sfrutta magnificamente un’eccezione firmata Steinberg.

Quali che siano le circostanze dello scatto e la natura profonda del soggetto, nessuna immagine qui riprodotta mostra lo sforzo: le più statiche danno l’impressione d’essere state improvvisate, sorprese dalla velocità dell’otturatore, e nessuno può dire se la posa è durata qualche minuto o diverse ore. Ricordo bene ciò che Cartier-Bresson raccontava delle proprie esperienze. Come ha catturato Pierre e Marie Curie, con la porta socchiusa. E come le ore passate con Ezra Pound non abbiano suscitato in lui alcuna emozione.

 
Segnala l'evento
09 settembre 2003

Inge Morath – Retrospettiva

Dal 09 settembre al 27 ottobre 2003
fotografia
arte contemporanea
Location
FNAC
Torino, Via Roma, 56, (Torino)
Orario di apertura
Lunedì-sabato 9.30-20.00; domenica 10.00-20.00

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui