L’esposizione, organizzata dalla COCIF, azienda leader nella produzione di serramenti ed infissi da sempre attenta alle iniziative culturali, è incentrata sull’opera del pittore cesenate, in occasione dell’ottantesimo anniversario della nascita e vede esposte al pubblico, grazie al lavoro compiuto dai curatori, Flaminio e Massimo Balestra, opere che provengono da alcune collezioni private romagnole.
La selezione delle opere ripercorre alcuni periodi del pittore, privilegiando quelle inedite e meno conosciute dal pubblico e dai suoi stessi estimatori.
La mostra rappresenta un ulteriore appuntamento con un artista e con le sue opere all’interno di un progetto fortemente voluto dalla COCIF e denominato “COCIF in arte”, che ha preso origine nell’anno 2000 con una esposizione dedicata ad Alberto Sughi, e che si prevede di proseguire nei prossimi anni con nuove occasioni d’incontro con le forme artistiche.

Giovanni Cappelli nasce a Cesena nel 1923.
Affronta i primi rudimenti artistici già a partire dai dieci anni; intorno ai sedici anni approfondisce gli studi che lo porteranno, nel 1940, ad iscriversi al Liceo Artistico di Bologna. In questi anni incontra lo scultore Ilario Fioravanti, con il quale avrà uno stretto rapporto di amicizia ed intensi scambi artistici.
Alla fine del ’48 si reca a Roma e lì vive per circa due anni insieme a Sughi e Luciano Caldari ed entra in contatto con Marcello Muccini e Renzo Vespignani.
Nel ’53 fa la sua prima personale a Milano e comincia a frequentare il gruppo cosiddetto del “realismo esistenziale”: Banchieri, Ferroni, Luporini, Vaglieri e Romagnoli.
Nel ’59 si trasferisce a Milano sempre in continuo rapporto con Banchieri e gli altri.
Negli anni ottanta va con la famiglia a Bogliaco sul Garda, dove rimane fino alla morte (1994).