Jennie Booth è una straordinaria artista statunitense che da anni vive e lavora a New York. Jennie Booth è una straordinaria artista statunitense che da anni vive e lavora a New York. Booth crea uno sconvolgente contatto tra il proprio immaginario e l’osservatore dando forma e vita alle proprie visioni. La sua opera originalissima non è ascrivibile ad alcuna corrente pittorica. Le forme, le composizioni e i cromatismi, soprattutto delle piccole opere degli anni ‘90, incise su cera d’api, rimandano all’arte popolare messicana, africana, creola.
Il percorso di Booth approda poi alle grandi composizioni degli ultimi anni, nelle quali un’infinità di particolari sembra voler agganciare lo sguardo e la mente dell’osservatore per trascinarli sempre più “dentro”. I colori diventati puri, senza mezzi toni, fanno e rifanno i moduli iconografici che Booth disegna in acrilico su una superficie diventata piatta, a sezioni geometriche, apparentemente senza profondità prospettica. Ma solo apparentemente, perché ogni centimetro dell’opera sembra risucchiare lo sguardo in una prospettiva abissale, sconvolta, sconvolgente.
Ed è su queste superfici acriliche che Booth appoggia i suoi totem – teste, occhi, mani – diventati tridimensionali, sempre più grandi, sempre più protagonisti.