-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Antonio Ligabue. L’urlo, la fame, la paura
L¹ Associazione culturale il Cerbero presenta un’antologica del pittore Antonio Costa-Laccabue meglio conosciuto come Ligabue, nato a Zurigo il 18 dicembre 1899, morto a Gualtieri (Re) il 27 maggio 1965.
Più di 40 dipinti, ripercorrono la storia del pittore soprannominato “il gran selvaggio”, famoso per le sue visioni e la sua vita di solitudine, storia che artisticamente viene divisa in 3 periodi.
Dei quadri esposti, selezionati da Sergio Negri amico del pittore e unico esperto riconosciuto e autorizzato a rilasciare gli espertise sui quadri di Ligabue, sette fanno parte del primo periodo, identificato negli anni che vanno dal 1928 al 1939, una dozzina del secondo, 1939 1952, e una ventina del terzo, 1952 1962 : nature morte, animali in lotta, momenti della vita contadina e del quotidiano, ritratti suoi e non. Come Nudo di donna, che non ha una data precisa, si pensa tra il 1929 e il 1930 (la firma é postuma del 1962), è un olio su tavola di compensato e fa parte del primo periodo, mentre il disegno Tigre reale è del 1941 (secondo periodo) e Semina con Cavalli imbizzarriti dal temporale , 1952/1953, olio su tavola di faesite, é considerato dipinto di transizione tra il primo e il secondo periodo.
La scelta di dedicare una mostra a Ligabue nasce dal bisogno di ricordare un artista così vicino al nostro cuore, che racconta una terra simile alla nostra e di celebrare attraverso gli autoritratti, i paesaggi rurali, gli animali dai mille colori, quegli oggetti d’arte che hanno svelato una pittura unica al mondo.
E¹ sulle rive del Po che l¹artista passa parte della sua vita e trae l¹ispirazione per interpretare una natura che nei suoi dipinti si trasforma, mescolando i pioppi con la giungla, i cani con le belve feroci, i predatori con le prede, lavorando la terra del Po con la saliva per farne sculture.
Antonio Ligabue. L’urlo, la fame, la paura
Ravenna, Viale Europa, 1, (Ravenna)