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Andrea della Rossa – Windows
Della Rossa è stato catturato dalle infinite potenzialità visive del computer in anticipo rispetto a molti altri
Comunicato stampa
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L'artista non è un apparato ricevente, uno schermo immobile su cui si proietti l'immagine immobile del mondo: è un essere proteso a captare la realtà contemporanea e a far proprie le conquiste della tecnologia.
Della Rossa è stato catturato dalle infinite potenzialità visive del computer in anticipo rispetto a molti altri. Si serve spregiudicatamente dell'ausilio della fotografia che rivela aspetti o momenti del vero che sfuggono all'occhio, ma il suo retaggio è pittorico. La pittura deve vedere e rendere visibili cose che l'occhio non vede e, soprattutto, fornire un'immagine istantanea in cui occhio e mente non hanno ancora potuto separare le cose. Il primo paragone , il più ovvio, è con Warhol. L'artista stesso non lo nasconde, anzi il suo è un omaggio dichiarato al padre della Pop Art. Ritoccare con il colore le fotografie è per Warhol un gesto rapido, prensile, risolutivo, che ghermisce qualcosa del reale e se ne appropria. Ma la fotografia dà un istante, la pittura una sintesi del moto, perciò la pittura non può essere totalmente sostituita dalla fotografia. Della Rossa ricrea in digitale la fotografia apportandovi le correzioni con un pennello elettronico o con un segno che esaspera la drammaticità del bianco e nero. Le fotografie a colori sono invece ripetute in modo seriale fino a creare un ritmo, una frase che iterata raggiunge un effetto astratto, quasi decorativo. Nei soggetti in bianco e nero il risultato è più drammatico ricordando da vicino la serie dei disastri di Warhol . L'artista si affida alle immagini come a una forma di resistenza a un mondo che va verso la catastrofe. Perché sempre più virtuale. Napoli è lo scenario del disastro, con la sua sedimentazione del passato, con la drammatica corsa alla modernizzazione che ha devastato la natura del suo paesaggio. Paradossalmente ciò che scompare nella società della comunicazione non è la dimensione del reale, che è fin troppo presente nella sua simulazione, ma quella irreale, onirica
Della Rossa è stato catturato dalle infinite potenzialità visive del computer in anticipo rispetto a molti altri. Si serve spregiudicatamente dell'ausilio della fotografia che rivela aspetti o momenti del vero che sfuggono all'occhio, ma il suo retaggio è pittorico. La pittura deve vedere e rendere visibili cose che l'occhio non vede e, soprattutto, fornire un'immagine istantanea in cui occhio e mente non hanno ancora potuto separare le cose. Il primo paragone , il più ovvio, è con Warhol. L'artista stesso non lo nasconde, anzi il suo è un omaggio dichiarato al padre della Pop Art. Ritoccare con il colore le fotografie è per Warhol un gesto rapido, prensile, risolutivo, che ghermisce qualcosa del reale e se ne appropria. Ma la fotografia dà un istante, la pittura una sintesi del moto, perciò la pittura non può essere totalmente sostituita dalla fotografia. Della Rossa ricrea in digitale la fotografia apportandovi le correzioni con un pennello elettronico o con un segno che esaspera la drammaticità del bianco e nero. Le fotografie a colori sono invece ripetute in modo seriale fino a creare un ritmo, una frase che iterata raggiunge un effetto astratto, quasi decorativo. Nei soggetti in bianco e nero il risultato è più drammatico ricordando da vicino la serie dei disastri di Warhol . L'artista si affida alle immagini come a una forma di resistenza a un mondo che va verso la catastrofe. Perché sempre più virtuale. Napoli è lo scenario del disastro, con la sua sedimentazione del passato, con la drammatica corsa alla modernizzazione che ha devastato la natura del suo paesaggio. Paradossalmente ciò che scompare nella società della comunicazione non è la dimensione del reale, che è fin troppo presente nella sua simulazione, ma quella irreale, onirica
06
giugno 2003
Andrea della Rossa – Windows
Dal 06 giugno al 06 luglio 2003
arte contemporanea
Location
ANNARUMMA
Napoli, Via Del Parco Regina Margherita, 43, (Napoli)
Napoli, Via Del Parco Regina Margherita, 43, (Napoli)
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