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Tracce fuori centro – Tracce vanitas
Le immagini di guerra, introiettate, riemergono poeticamente come drammatiche considerazioni sul significato e sul valore della vita. Considerazioni attuali che si condensano in espressioni pregne di cultura e di storia dell’arte, vive di antiche simbologie.
Nella limonaia, le fotografie di Daniela Simoncini ibridano scheletri e vasi arteriosi con autostrade e farfalle; Sabrina Marocco crea un’installazione dove tracce di vita infantile appaiono congelate sotto una coltre di cenere; Fabio Costì blocca entro barattoli di vetro il volo di un uccello e l’anima di una bambola. Nel chiostro, Serena Fineschi e Paolo Francioni, con una duplice installazione, giocano sull’immagine e sul peso della memoria. Nelle performances, Massimo Mori indaga la precarietà del linguaggio del corpo e degli oggetti; Amae Artgroup invita ad una meditazione sulla sofferenza che, espressa in liriche, si riverbera in un video e cola in contenitori di puro dolore.
Tracce fuori centro – Tracce vanitas
Firenze, Via Delle Torri, 23, (Firenze)