Performer, saltimbanco, scultore, attore, regista, conferenziere, fan, appassionato dell’arte come della vita, Sanchez Blanco si muove da outsider in questo universo giocando, spesso tragicamente, con se stesso e con gli altri. Violenza, sesso, assurdo, parossismo sono solo alcuni dei termini cui può essere ricondotta la sua idea di arte, che egli attraversa con lo spirito di un antico avventuriero.

“Que mierda, la magia no esiste!” è un termine intraducibile che indica un sentimento a metà strada tra delusione e disincanto del bambino quando scopre che la magia, come babbo natale, non esiste e che fondamentalmente la realtà è un trucco. L’opera principale, che dà il titolo alla mostra, è un video dal forte valore metaforico in cui l’artista costretto sott’acqua da una camicia di forza, come un folle o un Houdini, viene sedotto e umiliato da una “pioggia dorata”.
Tra gli altri lavori, la preziosa “Caja del escapista”, una cassa apribile in cuoio inciso con all’interno la testa in porcellana del pittbull dell’artista con i denti d’oro, “Sin cuerpo”, la valigia del mago trafitta da sciabole che contiene la testa dell’artista incisa in osso e in avorio; quindi quindici sculture in osso dipinte a inchiostro di china e accompagnate da una serie fotografica.