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Camillo Campana
A dieci anni dalla morte, Camillo Campana verrà ricordato nella sua città, in cui visse e operò con grande riservatezza, con una retrospettiva di oltre 100 opere, datate dal 1951 al 1993, presentate a Bergamo nella monumentale aula dell’ex Chiesa di Sant’Agostino. Sarà così possibile meglio conoscere – anche attraverso i lavori di grande formato che nella sede della mostra troveranno un’ambientazione ideale – il lavoro dell’artista, ancora poco conosciuto.
Il ricco percorso creativo di Campana, sviluppatosi con fertile continuità nell’arco di oltre quarant’anni, attendeva infatti un’occasione espositiva e un’analisi critica che meglio lo mettessero in luce. In esso il pittore, che ha saputo cogliere con sorprendente autonomia molte sollecitazioni della cultura artistica della seconda metà del Novecento, si distinse per l’originale partecipazione alla modernità, prima, negli anni Cinquanta, in ritratti, figure e dipinti di carattere simbolico di forte espressività, carica di motivazioni profonde; quindi, dagli anni attorno al 1960, in un’astrazione cromaticamente assai viva.
Curatore della mostra è Luciano Caramel, direttore dell’Istituto di Storia dell’arte e professore ordinario di Storia dell’arte contemporanea nell’Università Cattolica di Milano e Brescia, che firmerà anche il volume-catalogo edito per l’occasione da Charta, con un ampio corredo di illustrazioni dell’opera dell’artista.
Camillo Campana
Bergamo, Via Della Fara, (Bergamo)