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Per Wladimiro Tulli
In ricordo di Wladimiro Tulli, pittore marchigiano recentemente scomparso, la Fondazione Ado Furlan presenta nella sede pordenonese una scelta dalle proprie collezioni di opere storiche eseguite dall’artista nel decennio 1960 – 1970.
Futurista sullo scorcio degli anni Trenta, dopo l’incontro con Marinetti, già nel 1943 Wladimiro Tulli è presente alla IV Qudriennale Nazionale di Roma con il gruppo “Boccioni-Tano”.
In opere del dopoguerra, attente alle risorse offerte dall’astrattismo difeso da Lionello Venturi e per qualche verso affini alle coeve ricerche di Prampolini e Birolli, Tulli dispiega la raggiunta maturità artistica con fertilità inventiva e originalità formale. Sono sufficienti a coronare quel momento alcuni versi d’una poesia che Ungaretti volle dedicare al pittore nell’aprile 1961:
“Ma ne ho tratto / una felicità che mi rimarrà nell’animo: / per la fantasia, di continuo nuova ,/ per la spontaneità stupenda del colore, / per l’invenzione / non mai stanca delle libere forme.”
Attualmente è in corso a Palazzo Forti a Verona la mostra “Wladimiro Tulli. Lirismi alchemici”, presentata per sezioni tematiche, dove mancano i lavori creati da Tulli tra il ’60 e il ’70, che l’esposizione alla Fondazione Ado Furlan ora propone ad integrazione del percorso dell’artista.
Per Wladimiro Tulli
Pordenone, Via Giuseppe Mazzini, 49, (Pordenone)