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Jelena Vasiljev
L’essenziale strategia espressiva di Jelena Vasiljev è la tautologia del soggetto attraverso media differenti (disegno, scultura, fotografia, stampa, parola). Il metodo operativo sembrerebbe quello tipico delle correnti concettuali della fine degli anni Sessanta. Ma Vasiljev non persegue le relazioni distaccate e cerebrali di Kossuth o Warhol, piuttosto cerca la forma lavorando sulla materia, confrontandosi con essa in un gesto espressivo che, in quanto spontaneo, risulta estremamente caldo e vitale. Quasi fosse un racconto che di bocca in bocca, di giorno in giorno, assume sfumature diverse pur mantenendo intatto il suo valore comunicativo e il suo elementare messaggio. Un racconto che l’attore/artista interpreta adattandolo al contesto e agli ascoltatori, cercando di trasferire nell’atto performativo della narrazione tutto il vissuto che esso è capace di contenere. Il lupo feroce delle favole, quello docile dell’agiografia, quello leggendario della tradizione orale si confondono nel recupero di una natura magistra vitae che i versi del poeta Matija Beckovic sublimano, incisi dalla mano di Vasiljev su tavole di tiglio. Così che sotto una nuova luce appare la differenza tra caccia e guerra, nell’arte come nella vita.
Jelena Vasiljev
Milano, Via Volvinio, 30, (Milano)