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Loredana Raciti – psicogrammi
L’esposizione comprende dieci tele di grande formato appartenenti all’ultimo ciclo creativo dell’artista. Sempre affascinata dal suo tempo, dalla travolgente attualità, Loredana Raciti continua a interrogarsi sulla funzione dell’arte all’interno della nostra contemporaneità. Da questa intenzione programmatica, alle soglie del Terzo Millennio, dà vita al ciclo dell’emotion painting. La partecipazione ancora più intensa e penetrante agli accadimenti del contingente si converte sulla tela nelle vigorose, nervose, consciamente istintuali pennellate dai forti contrasti cromatici. L’artista, però, non dimentica il passato. Le proprie radici. Abbandona l’olio, gli acrilici. Si appropria delle terre, fin dall’antichità usate come colori. Una trasformazione del pigmento ricontestualizzato. Un affresco contemporaneo della società. Anche qui la divisione a compartimenti. L’esigenza di ordinare. La creatività nasce dall’ordine. E non è detto che il caos non abbia un suo ordine. Una mappatura dell’ordine del disordine. Ogni sezione è collegata all’altra. Il trait d’union è emotivo, non segnico. Il collegamento è permanente. L’autonomia dell’opera è legata al ciclo narrativo che include, ma la sua dipendenza a quella che la precede e a quella che la segue è imprescindibile e immanente. Una continuità emo-ra-zionale infinibile. Così come la poliedrica ciclicità concettuale dell’artista, di cui è possibile rintracciarne la genesi, ma di cui non si può mai individuarne l’epilogo. Una permanente ruota vichiana in movimento, ora in accelerazione, ora in frenata
Loredana Raciti – psicogrammi
Roma, Via Delle Quattro Fontane, 128a, (Roma)