Come un Balthus contemporaneo, Mike Cockrill reinventa un suo linguaggio pittorico di altissimo livello qualitativo che con un disegno ancora classico esplora attraverso una “presunta innocenza” il mondo incantato e incantatore dell¹infanzia e della pre-adolescenza.

Mike Cockrill ci introduce magicamente in quel mondo, prevalentemente al femminile, “in bilico” tra l¹infanzia e l¹adolescenza descrivendolo con toni innocenti ma che al tempo stesso ne lasciano trasparire una profonda ambiguità. L¹innocenza e la sensualità, sempre intrecciandosi e sovrapponendosi, accompagnano il suo percorso nei meandri della fanciullezza che l¹artista delinea evidenziandone la profondità e la ricchezza psicologica, è proprio quest¹ultima caratteristica a farci accostare l¹opera di Cockrill all¹opera di uno dei massimi esponenti della pittura figurativa contemporanea, ovvero Lucian Freud