Raffaele D’Ambrosio

D’Ambrosio è rimasto di sicuro affascinato dagli scorci del proprio paese natale, nel preappennino daunio, e da quelli dei paesi del Gargano, interno e costiero, da Vico a Peschici, ma non li ripropone in una visione oleografica. Li media mentalmente con la modernità della sua cultura pittorica e li traspone sulla tela (o su altri supporti, anche “poveri//) nella loro essenzialità, riducendoli a icone del ricordo e del desiderio, liriche e drammatiche a un tempo, sostenute dalla densità materica del colore e dall’accentuato spessore del segno. Icone del ricordo. l paesaggi di D’Ambrosio, reiterati in tante modulazioni, sono costruiti infatti sulla superficie pittorica come brani di memoria: a volte sorgono quasi dal nulla, dal bianco della tela lasciata scoperta, su cui scorre il rivolo del colore, altre volte sono immersi in un cielo celestino, quasi miraggio nella caligine del de- serto, altre volte ancora si confondono con le tonalità rossicce del tramonto o infine sono circoscritti da masse coloristiche che immaginiamo siano cielo e lingue di mare

 
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27 aprile 2003

Raffaele D’Ambrosio

Dal 27 aprile al 05 maggio 2003
Location
CENTRO ARTIVISIVE KOINE’
Apricena, Piazzale Andrea Costa, 10, (Foggia)
Orario di apertura
Feriali 19,30 – 21, Festivi 10 – 12,30

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