Carlo Ferrari

Carlo Ferrari (Massenzatico – Re, 1946) si avvicina all’arte come autodidatta, durante la sua permanenza a Zurigo tra il 1959 e il 1969; tornato a Reggio Emilia apre il suo primo studio dedicandosi al disegno e alle tecniche pittoriche, divenendo nei primi anni settanta noto come ritrattista e copista dei grandi maestri, in particolare di Caravaggio e Rubens.
Gli anni ’80 lo vedono impegnato nello studio del paesaggio secentesco nordico e fiammingo e della pittura di Claude Lorrain, osservata dal vivo nei numerosi viaggi di quegli anni nelle capitali europee. L’interesse di Ferrari si sposta poi verso la pittura surrealista, che influenza una serie di dipinti. La sua ricerca pittorica continua ad evolversi fino ad arrivare alle rappresentazioni iperrealistiche di fiori odierne. Parlando delle matrici di queste opere, oltre ai pittori iperrealisti degli anni ’70, non si può non fare riferimento all’arte di Luciano Ventrone, dalla quale però Ferrari si distacca intraprendendo un percorso pittorico originale.
I soggetti rappresentati, utilizzando nella maggior parte dei casi tele di grandi dimensioni, sono papaveri o calle dipinti su fondo nero o bianco. La forte luce della quale sono investiti i petali e gli stami, e la nitidezza con la quale ne sono descritte le singole parti, contrasta con il buio e il carattere indefinito dello sfondo. Ad essere padrone della scena è il colore il più delle volte un rosso vivo, che s’impone all’occhio dell’osservatore, con un carattere quasi sacrale. Il paragone, per la scelta del soggetto, può essere fatto con i fiori della O’Keeffe, dalla quale però si differenzia per la maggiore tattilità e tridimensionalità dei suoi soggetti

 
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15 maggio 2003

Carlo Ferrari

Dal 15 maggio al 28 giugno 2003
Location
STUDIO FORNI
Milano, Via Fatebenefratelli, 13, (Milano)
Orario di apertura
ch. dom e lun 10/13 – 16/19.30
Vernissage
15 Maggio 2003, ore 18

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