L’esposizione presenta opere recenti ed inedite dei due artisti genovesi, nate dalla condivisione di alcune tematiche legate al ruolo dell’arte nella contemporaneità. Mauro Ghiglione, reduce dalle esperienze espositive ad Artefiera di Bologna, al PAC e alla galleria “Cilena” di Milano, propone una installazione in cui lo slogan no global “un mondo diverso è possibile” viene associato ad immagini ed oggetti particolari (il Kitano suicida del film Sonatine, rotoli di carta igienica e bombole di ossigeno), mettendo in luce gli aspetti paradossali della società contemporanea. Mentre Lorenzo Biggi, nel tentativo di portare alle estreme conseguenze alcune formulazioni dell’arte contemporanea (dalla minimal art e dal concettuale all’arte di comportamento), mette in scena una situazione il cui allestimento si incentra sulla portata aneddotica dell’esistenza e del fare artistico.