Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Dicono che quello che accade a Las Vegas rimane a Las Vegas, ma ora anche quello che succede a Venezia può finire nella città del gioco d’azzardo del Nevada. Il Resort Palms Casinò ha infatti annunciato di aver acquisito la gigantesca scultura di Damien Hirst Demon with Bowl (2014), che è stata la protagonista della mostra “Treasures From the Wreck of the Unbelievable”, promossa da François Pinault, che impressionava i visitatori nel salone di Palazzo Grassi.
Ma mentre la versione veneziana era una copia in resina della statua, a Las Vegas la scultura è effettivamente un bronzo alto 60 piedi, una delle tre edizioni e due prove dell’artista create per la mostra.
Il prezzo? Nel 2017 le statue costavano 14 milioni di dollari; oggi dal Palms si sono rifiutati di fornire indiscrezioni sul prezzo. Attualmente la scultura è in fase di montaggio al resort, che è nel bel mezzo di una ristrutturazione da 690 milioni di dollari, e verrà svelato soltanto questa primavera.
Il Palms, lo ricordiamo, già dallo scorso maggio aveva svelato il bar firmato dallo stesso Hirst, intitolato Unknow, e 16 nuovi dipinti a tinte piatte. Se preferite Basquiat invece lo trovate alla steakhouse, mentre le sculture di Dustin Yellin si trovano nel social club. KAWS, Andy Warhol, Richard Prince, Christopher Wool e altri artisti blue chips sono invece disseminati ovunque, sotto la guida del curatore Tal Cooperman. Che dire…nell’attesa prenotate la vostra suite!
Fonte: www.artsy.net