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Un enorme telo blu di 225 metri quadrati mosso dal vento grazie a un cavo di ferro lungo 100 metri che lo tiene sospeso sul mare. Si tratta di “Interface (Field of Blue)”, l’installazione che Michael Sebastian Haas ha realizzato in occasione di Paxos Contemporary (P-CAP), progetto che ogni anno invita sull’isola greca artisti da tutto il mondo a creare opere legate al territorio e alla geografia del luogo. Il lavoro dell’artista tedesco comprende installazioni cinetiche legate al paesaggio che combinano spesso ferro e tessuti alla pittura e agli interventi architettonici. Dipendente dal vento dell’isola, il telo si presenta ogni giorno con un aspetto diverso a seconda dell’orario: all’inizio della giornata, il quadrato blu sembra levitare sopra la baia di Avlaki, fino a quando, con l’aumento del vento di mezzogiorno, viene sollevato in orizzontale, posizione in cui rimane fino al tardo pomeriggio. Verso sera, diventa un qualcosa di oscuro che si riesce a malapena a distinguere. “L’opera –spiega Haas- è collocata tra mare e terra, due luoghi da cui l’uomo sente il bisogno di arrivare e partire”.