Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Circa 50 artisti contemporanei di tutto il mondo doneranno i loro lavori per raccogliere fondi per One Drop, un’organizzazione non profit con sede a Montreal che si batte per l’accesso sostenibile all’acqua potabile.
Parte della stagione autunnale di Phillips, la vendita Art for One Drop si terrà il 21 settembre presso la galleria Phillips di New York al 450 di Park Avenue. Le mostre pubbliche delle opera d’arte inizieranno il 15 settembre.
Curata dal noto critico d’arte svizzero Philipp Kaiser, che è stato curatore del settore pubblico per l’Art Basel Miami dello scorso anno, l’asta sarà caratterizzata da una selezione diversificata di opere di artisti come Gabriel Orozco, Christopher Wool, David Hammons, Carol Bove, Jenny Holzer e Kara Walker.
Tra i punti salienti della vendita c’è una maschera di legno con una base di metallo e legno donata da Hammons, un artista americano le cui opere riflettono principalmente il suo impegno a favore del movimento per i diritti civili. Un altro pezzo importante è Samurai Tree Invariants (23Q) di Orozco.
Non esiste una stima pre-vendita per il pezzo, tuttavia, i dipinti della stessa serie sono stati venduti tra i 210mila e i 418mila dollari nelle precedenti aste.
Tutti i proventi dell’asta saranno assegnati al programma One Drop di Lazos de Agua, che mira ad aiutare più di 200mila persone in Messico, Guatemala, Nicaragua, Colombia e Paraguay ad accedere all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari.