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Dopo 20 anni di lavoro nell’arte e nel design, Thomas Fishlock ha assunto un’altra identità, quella di Oddly Head (tradotto un po’ velocemente “Testa strana”), virando decisamente su un’ironia alquanto cinica. L’obiettivo è fare un lavoro più politico e il bersaglio è il mondo di Hollywood, «popolato – afferma Fishlock – da un branco di vecchi bianchi che detengono un potere assoluto, che fa fuori tutti».
Il cinema come repertorio di immagini iconiche che fanno sognare, ma che possono anche far riflettere, specie se manipolate con arguzia. «Come tanta gente amo il cinema, ma cerco di presentarne una versione più dark con l’augurio che dica qualcosa del mondo di oggi», aggiunge Fishlock.
Ecco quindi che la ricerca del Mago di Oz della piccola Dorothy e dei suoi tre compagni di viaggio diventa un pellegrinaggio verso l’Ikea. Perché, dice ancora Fishlock, «il desiderio di raggiungere qualcosa di straordinario, oggi finisce facilmente in una fila domenicale all’Ikea. Esattamente come ho fatto io stesso ieri con mia figlia».