Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Keith Haring è un radical chic. Certo, con i tempi che corrono, chi può dire di non esserlo, almeno un po’? Ma a scagliarsi con precisione proprio contro il grande artista statunitense, scomparso nel 1990 e universalmente considerato tra i più influenti degli ultimi 40 anni, è stato Andrea Buscemi. Tal Carneade dell’arte contemporanea non è in effetti un critico o uno storico ma il nuovo assessore alla Cultura di Pisa che, in un suo libro recentemente pubblicato, ha scritto così: ‹‹A Pisa si dà risalto in tutti i modi (si stampano cartoline e manifesti, magliette e souvenir di ogni tipo, persino tazzine, piatti e bicchieri) per pubblicizzare quel modestissimo e banalissimo murale di ispirazione metropolitana che è Tuttomondo del newyorkese Keith Haring, che qualche mente perversa (e profondamente, grottescamente radical chic) autorizzò una trentina d’anni fa ad essere realizzato sul muro del convento di Sant’Antonio››.
Buscemi è anche stato un attore ma non ha nulla in comune con il Buscemi ben più famoso, anche se qualcuno lo ricorderà per alcuni spettacoli con Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni. E deve essere proprio spontanea la sua verve comica, considerando che il titolo del libro in questione è “Rivoglio Pisa – Istruzioni d’uso per un Sindaco”, insomma gli vengono così, su due piedi. Ride di meno il neoeletto sindaco della città toscana, Michele Conti, Lega Nord – e chi sennò – che ha voluto Buscemi e che adesso si ritrova una petizione firmata già da 33mila persone che ne chiedono le dimissioni. L’attore infatti è stato al centro di una vicenda giudiziaria ben più seria di queste esternazioni estemporanee su quella che è l’opera d’arte pubblica più grande mai realizzata da Haring in Europa e la sua ultima, prima di morire da icona della lotta contro l’aids, realizzata oltretutto in perfetta armonia tanto con l’amministrazione comunale che con il parroco e coinvolgendo artigiani e studenti della città. Buscemi invece nel 2012 fu denunciato dalla ex compagna per stalking anche se poi il reato è poi andato in prescrizione. Ma la vita è così, a chi la storia dell’arte e a chi le aule di un tribunale.