Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Si è spenta il 3 luglio, all’età di ottantotto anni, Giuseppa Saccaro del Buffa vedova del grande storico dell’arte Eugenio Battisti (1924 – 1989). La Peppa, come la chiamavano gli amici studiosi e i familiari era una delle più grandi esperte di Baruch Spinoza nel mondo, Cabalista ha insegnato Storia della Storiografia Filosofica alla Sapienza e diretto il Centro Studi sull’Utopia. La vicinanza con Eugenio Battisti la porta a sfiorare i problemi dell’interpretazione dei testi figurativi che affrontava con la stessa perizia e passione dei più complessi testi letterari.
Personalmente la frequentai quando mi approcciai alla fototeca di Eugenio Battisti e, insieme al sociologo Manuel Anselmi, mi applicai alla compilazione del libro “Iconografia e Iconologia del Giardino e del Paesaggio” che venne editato dalla raffinatissima casa editrice Olski di Firenze nel 2004. Da allora, Giuseppa Saccaro del Buffa è stata per me più volte un punto di riferimento e un esempio di rigore filologico.
La ricordo con affetto e mi stringo al dolore della nipote Eugenia storica e critica d’arte che ha ereditato dalla nonna paterna l’indifferenza per i confini e le barriere disciplinari.