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Matteo Salvini come Adolf Hitler, con tanto di simbolo della Lega Nord sulla divisa militare, al posto della svastica. È il soggetto di Hitchin a ride, poster di tre metri realizzato dallo street artist Beast e apparso su un muro in via Palermo, zona Brera, a Milano. La storia si ripete sempre due volte, la prima volta come tragedia, la seconda come farsa, scriveva qualcuno. L’opera, molto poca ironica e decisamente più improntata al fotorealismo rispetto ai photoshop ai quali Salvini ha fatto ricorso in certe occasioni, ha attirato subito l’attenzione dei passanti. Salvo poi essere rimossa – qualcuno potrebbe dire censurata – dopo poche ore, da una pattuglia della Squadra Mobile, prontamente intervenuta sul luogo del delitto. «Verso questi idioti provo solo molta pena. Io vado avanti. Se voi ci siete, io ci sono», ha commentato Salvini, con il suo aplomb ormai leggendario. Insomma, l’ha presa bene l’attuale ministro dell’interno, appassionato di teorie del complotto e autore di frasi memorabili come «I meridionali? L’euro non se lo meritano, il sud ha bisogno di un’altra moneta» – salvo voi volerlo togliere anche al resto dell’Italia – e «Qualche calcio in culo a qualche giornalista servo infame cominceremo a tirarlo».