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Dopo quasi tre mesi di trattative e discussioni, il governo gialloverde M5s e Lega, a firma Giuseppe Conte, vede la luce. Ai due vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, saranno affidati, rispettivamente, il ministero dello Sviluppo economico, del Lavoro e delle politiche sociali e quello dell’Interno. Rispetto alla squadra messa insieme prima che la trattativa naufragasse domenica scorsa, per il veto di Sergio Mattarella, c’è stato un cambio di caselle: il Ministero dell’Economia sarà affidato a Giovanni Tria, mentre Paolo Savona andrà agli Affari Europei. Come già dichiarato alla vigilia delle elezioni da Di Maio, il dicastero dei Beni Culturali sarà guidato da Alberto Bonisoli, classe 1961, direttore della NABA-Nuova Accademia delle Belle Arti di Milano, esperto di Education Management e di design e sviluppo di progetti internazionali. Bonisoli, dal 2013, guida la Piattaforma Sistema Formativo Moda ed è stato consulente per istituzioni pubbliche, nazionali e dell’Unione Europea. Dal 2005 al 2007 ha ricoperto il ruolo di Senior Consultant presso il Ministero Italiano dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Investimenti di settore che arrivino all’1 per cento del Pil, cultura come fattore per di rigenerazione delle periferie, promozione dell’Italia all’estero, priorità alla formazione. Questi furono i capisaldi del discorso tenuto il primo marzo, in occasione della presentazione della squadra di governo del Movimento 5 Stelle.