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Andy Warhol, Elvis Presley, Miles Davis, François Truffaut, Marilyn Monroe e Arthur Miller, sono solo alcuni dei protagonisti degli scatti di Henri Dauman, uno dei fotografi più famosi e apprezzati del XX secolo. Nato nel 1933 nel quartiere di Montmartre, a Parigi, rimase molto piccolo orfano di entrambi i genitori, e così, per cercare di trovare lavoro in qualche agenzia, iniziò ad appassionarsi alla fotografia. A 17 anni arrivò a New York, la città che aveva visto solo sul grande schermo dove, pochi anni dopo, da autodidatta con un occhio attento e una grande passione per il cinema, iniziò a collaborare con il magazine Life. Durante gli incarichi commissionategli dalla rivista, Dauman ha immortalato attori, musicisti, politici, icone della cultura pop e una miriade di momenti chiave della storia americana, tra cui la rivoluzione di Castro a Cuba. Il suo linguaggio cinematografico gli ha permesso di creare uno stile unico e inconfondibile, fatto di sequenze, scorciatoie, primi piani e dissolvenze. Questo mese, alcuni dei suoi scatti sono in mostra alla galleria KP Projects di Los Angeles, mentre “Looking Up”, la serie di fotografie della Grande Mela, è entrata nella collezione permanente del MoMA.