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Cosa avrà pensato Leonardo Da Vinci, una volta arrivato prorpio a quell’incrocio? Una suggestione che, a distanza di secoli, evoca ancora una certa poesia e che potremo seguire con Nouvelles Flâneries, progetto che Ettore Favini ha pensato come omaggio a Parma e che sarà presentato sabato, 19 maggio, presso la sede CAPAS di Vicolo Grossardi, da dove partirà un tour alla scoperta di dieci iscrizioni, installate permanentemente sulle facciate di altrettanti palazzi storici del centro. Un racconto minimo, fatto di impressioni e descrizioni, che si diffonde sulla pelle della città, per raccontarne le strade, le piazze, gli edifici e le persone.
Nella sua ricerca, Favini ha affrontato spesso il tema del viaggio che, in questo caso, assume le forme di una passeggiata urbana, alla scoperta delle sensazioni disperse lungo le strade dalle grandi personalità che le hanno attraversate nel corso della storia, come Leonardo Da Vinci, Carlo Goldoni, Antonio Fogazzaro, Mario Luzi, Germaine Beaumont, Curzio Malaparte, Pier Paolo Pasolini, Giovanni Guareschi, Thomas Gray e Marcel Proust. Tutti appassionati flâneur, come Charles Baudelaire definiva la figura dell’intellettuale a lui contemporaneo, un vagabondo senza scopo e figlio della nascente città ottocentesca, dei cui simboli e paesaggi nutriva la propria arte. Così Favini ha selezionato alcune citazioni degli illustri visitatori di Parma, in un viaggio reale o immaginario, frammenti di parole iscritte su lastre di scagliola carpigiana, che scandiranno percorsi narrativi e urbani inediti. Accompagnerà il progetto, infatti, una mappa che permetterà ai turisti, ai viaggiatori di passaggio o ai cittadini di poter sperimentare un nuovo modo di fruire la città, attraverso un racconto corale diffuso nel tempo e nello spazio.