03 maggio 2000

Dal 13 maggio al 16 luglio 2000 I piaceri della Vita di Campagna dal XVI al XVIII secolo Belgioioso, Castello di Belgioioso

 
In una delle più belle "ville di diletto" della Lombardia, una mostra interamente dedicata ai piaceri della campagna attraverso tre secoli di opere d'arte. Opere originali e per la maggior parte sconosciute si susseguiranno lungo il percorso espositivo

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La mostra curata dal dott. Franco Moro e da Gemme Eventi e voluta da De Agostini Rizzoli “Arte & Cultura”, nasce con l’intento di portare il visitatore nel cuore del mondo campestre.
Attraverso temi ricorrenti della vita in campagna: caccia, lavoro nei campi, le stagioni, feste, banchetti e giochi, non mancano i riferimenti alla mitologia in una serie di quadri che rappresentano il mondo fantastico e poetico del mito greco immerso nei piaceri della vita all’aperto.
Partite di scacchi (dipinto di Paris Bordone) e “Giocatori di carte all’aperto” dell’olandese Michael Sweerts, circondati da giovani contadinelle che offrono fiori a dame e gentiluomini. Merende e colazioni all’aperto dopo passeggiate a cavallo o in calesse.
Si tratta per lo più di capolavori “inediti”, nel senso che escono finalmente dai depositi dei musei: dalla Galleria Barberini o dalla Borghese di Roma, dal Kunsthistorisches Museum di Vienna o da Brera o dal Castello Sforzesco di Milano o dall’Accademia Carrara di Bergamo o dalle massime collezioni nazionali e internazionali.
L’esposizione si articola lungo otto sezioni: la prima mette in evidenza la centralità dell’uomo rispetto al paesaggio e alla natura per poi sviluppare il tema dell’intrattenimento campestre: concerti, feste, passeggiate…
Un ampio spazio dedicato alla caccia, principale attività ludica, sportive e di sopravvivenza per popolani e signori. Accanto ai ritratti di cacciatori e quadri di nature morte una rara collezione di armi: fucili, archibugi, provenienti dal Museo delle Armi Beretta e dalla raccolta Odescalchi e dal Museo di Palazzo Venezia.
Certo non tutti i nobili potevano vantare un’eccellente mira: di Ferdinando IV l’imperatrice di Vienna affermò” Ferdinando oltre ad essere maleducatissimo e sporcaccione, si crede un gran cacciatore, ma non ci becca mai!”
Quando il re andava a caccia, i compagni di battuta, conoscendo bene la sua mira sbilenca, erano soliti buttarsi a terra per evitare di ricevere un pallettone.
Oltre a queste simpatiche curiosità, in mostra anche magnifici costumi settecenteschi che mostrano la cura con cui i signori dell’epoca si preparavano per le loro battute di caccia.
Uno dei pezzi forti della mostra è l’opera di Luca Giordano, il genio del barocco, “Cacciatore e selvaggina”. Per il quadro Giordano ingaggiò il fiammingo De Koenick per la raffigurazione del cinghiale e le altre bestie morte. Di Giordano invece le figure umane, i contorni del paesaggio, i colori della scena, la morale della storia.
Scene analoghe i quadri firmati nel ‘600 da Antonio Tempesta, da Carlo Cane e dal tedesco Schoenfeld. Di quest’ultimo un cacciatore seduto fra i ruderi romani mentre serve, in una coppa di cristallo, del vino a una dama: ai loro piedi un levriero.
La quarta sezione è dedicata alle “fatiche” del mondo campestre, i lavori dei pastori, dei contadini e dei pescatori.
La mostra si conclude con una serie di pitture in cui la protagonista diventa la campagna con i suoi paesaggi, fiori e frutti, narrata attraverso i miti greci.
Due i dipinti esposti di Enrico Albricci: “La partenza di Proserpina” e “Il ritorno di Proserpina”; e ancora di Paolo Fiammingo “Divinità in un paesaggio”: Apollo, Venere, Giove, Flora e Cerere in mezzo a un campo di meloni, pere, uova.
Un’esposizione quindi trasversale che documenta l’evoluzione tecnologica e i cambiamenti del costume relativi al periodo tra il 500 e la fine del 700.

Cristiana Margiacchi



Dal 13 maggio al 16 luglio 2000. I piaceri della vita di campagna. Castello di Belgioioso,via Garibaldi 1, Belgioioso (PAVIA).Martedì-Venerdì 10-19; Sabato 10-22; Domenica 10-21; Chiuso lunedì.£ 12.000/8.000.Info.0258430316. Si visite guidate.
Si catalogo edito dal Gruppo De Agostani-Rizzoli( con un testo di Andrea Camilleri)
Come si arriva:
-dall’autostrada Milano-Bologna A-1, uscita Casalpusterengo SS234
-dalla Milano-Genova A-7, uscita Bereguardo SS526 per Pavia e SS234 per Belgioioso
-dalla Piacenza-Alessandria A-21, uscita Broni-Stradella
-da Milano per via Ripamonti-Opera SS412 o provinciale per Pavia


[exibart]

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