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Pirandello mai visto
mostra documentaria e iconografica a cura di Annamaria Andreoli e Andrea De Pasquale. I materiali esposti appartengono alle collezioni dell’Istituto di Studi Pirandelliani e sul Teatro Contemporaneo e della Biblioteca nazionale centrale di Roma.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il giorno 16 aprile 2019, alle ore 12:00, presso la Sala Mostre della Biblioteca nazionale
centrale di Roma (Viale Castro Pretorio, 105) verrà inaugurata la mostra documentaria
e iconografica PIRANDELLO MAI VISTO (che rimarrà aperta al pubblico fino al 28
giugno 2019) a cura di Annamaria Andreoli e Andrea De Pasquale. I materiali esposti
appartengono alle collezioni dell’Istituto di Studi Pirandelliani e sul Teatro
Contemporaneo e della Biblioteca nazionale centrale di Roma.
Lo stesso 16 aprile 2019 è convocata alle ore 11:00 una conferenza stampa di
presentazione della mostra.
Il catalogo è pubblicato da De Luca Editori d'Arte.
Conosciuta in ogni parte del mondo, la vastissima opera di Luigi Pirandello (Agrigento 1867-
Roma 1936) ha dato voce a una folla di personaggi narrativi e drammatici che interpretano la
crisi sulla quale si affaccia il Novecento. È l’immane malattia del nuovo secolo privo di
certezze, che lo scrittore esplora e denuncia con gli strumenti della scienza psicologica ormai
addentrata nei territori dell’inconscio e delle nevrosi.
Nel corso degli ultimi mesi, donazioni e lasciti all’Istituto di Studi Pirandelliani e sul Teatro
Contemporaneo hanno arricchito di nuovi testimoni l’opera e la vicenda umana di Luigi
Pirandello. Finora sconosciuti, possiamo oggi contare su manoscritti di opere narrative,
teatrali e saggistiche insieme con un numero considerevole di documenti privati, a cominciare
dal carteggio con Marta Abba (Milano 1900-1987), attrice amatissima, al fianco del grande
scrittore durante un decennio decisivo per la carriera di entrambi.
Luigi Pirandello è uno dei protagonisti del museo letterario Spazi900 della Biblioteca
nazionale centrale di Roma. Allo scrittore siciliano è dedicata una sezione all’interno della
prima Galleria degli scrittori, dove è possibile vedere il Taccuino segreto, senza dubbio il più
prezioso documento pirandelliano conservato dall’Istituto, il manoscritto delle Elegie renane e
le prime edizioni delle sue opere più note. Tuttavia tra le collezioni letterarie della Biblioteca
sono presenti altri rilevanti documenti pirandelliani “mai visti” in un percorso espositivo. È
infatti relativamente recente l’acquisizione della Raccolta pirandelliana, entrata a far parte del
patrimonio della Biblioteca nel 2011 e costituita da autografi, lettere, fotografie e opere a
stampa.
Il percorso, documentario e iconografico, propone un’esposizione utile tanto alla
ricostruzione biografica dell’autore, quanto al ragionamento e allo studio della sua poetica. La
mostra, formata da cinque sezioni, offre al pubblico manoscritti di opere che attestano le
modalità di composizione e chiariscono il sistema creativo di laboratorio, tra le quali La
patente e ʼA Giarra. Rilevanti sono i documenti utili alla biografia come le lettere inedite di
Gabriele d’Annunzio, di Benito Mussolini e dello stesso Pirandello ai figli. Un’intera sezione, la
terza, è dedicata a Marta Abba, musa amatissima di Pirandello, interprete ideale del suo teatro
d’avanguardia: da un recente lascito degli eredi Abba riemergono documenti sconosciuti che
fanno luce sulla vicenda amorosa insieme con una straordinaria quantità di fotografie che
l’attrice ha raccolto. Dopo una sezione dove sono esposti alcuni quadri, concludono il percorso
le carte pirandelliane “mai viste” presenti nelle collezioni letterarie della Biblioteca nazionale
centrale di Roma: preoccupato che gli avessero «messo purtroppo il bollo del novellaro» come
scrisse all’amico Bontempelli il 15 aprile 1910, Pirandello è stato invece protagonista di una
intensa e poliedrica attività letteraria. La mostra, arricchita da rari video e dai costumi di
Nanà Cecchi, realizzati dalla sartoria D’Inzillo, per il recente spettacolo Enrico IV, rende così
omaggio a quel continuo impegno nella scrittura che ha portato Pirandello a ricevere il
premio Nobel per la Letteratura nel 1934.
centrale di Roma (Viale Castro Pretorio, 105) verrà inaugurata la mostra documentaria
e iconografica PIRANDELLO MAI VISTO (che rimarrà aperta al pubblico fino al 28
giugno 2019) a cura di Annamaria Andreoli e Andrea De Pasquale. I materiali esposti
appartengono alle collezioni dell’Istituto di Studi Pirandelliani e sul Teatro
Contemporaneo e della Biblioteca nazionale centrale di Roma.
Lo stesso 16 aprile 2019 è convocata alle ore 11:00 una conferenza stampa di
presentazione della mostra.
Il catalogo è pubblicato da De Luca Editori d'Arte.
Conosciuta in ogni parte del mondo, la vastissima opera di Luigi Pirandello (Agrigento 1867-
Roma 1936) ha dato voce a una folla di personaggi narrativi e drammatici che interpretano la
crisi sulla quale si affaccia il Novecento. È l’immane malattia del nuovo secolo privo di
certezze, che lo scrittore esplora e denuncia con gli strumenti della scienza psicologica ormai
addentrata nei territori dell’inconscio e delle nevrosi.
Nel corso degli ultimi mesi, donazioni e lasciti all’Istituto di Studi Pirandelliani e sul Teatro
Contemporaneo hanno arricchito di nuovi testimoni l’opera e la vicenda umana di Luigi
Pirandello. Finora sconosciuti, possiamo oggi contare su manoscritti di opere narrative,
teatrali e saggistiche insieme con un numero considerevole di documenti privati, a cominciare
dal carteggio con Marta Abba (Milano 1900-1987), attrice amatissima, al fianco del grande
scrittore durante un decennio decisivo per la carriera di entrambi.
Luigi Pirandello è uno dei protagonisti del museo letterario Spazi900 della Biblioteca
nazionale centrale di Roma. Allo scrittore siciliano è dedicata una sezione all’interno della
prima Galleria degli scrittori, dove è possibile vedere il Taccuino segreto, senza dubbio il più
prezioso documento pirandelliano conservato dall’Istituto, il manoscritto delle Elegie renane e
le prime edizioni delle sue opere più note. Tuttavia tra le collezioni letterarie della Biblioteca
sono presenti altri rilevanti documenti pirandelliani “mai visti” in un percorso espositivo. È
infatti relativamente recente l’acquisizione della Raccolta pirandelliana, entrata a far parte del
patrimonio della Biblioteca nel 2011 e costituita da autografi, lettere, fotografie e opere a
stampa.
Il percorso, documentario e iconografico, propone un’esposizione utile tanto alla
ricostruzione biografica dell’autore, quanto al ragionamento e allo studio della sua poetica. La
mostra, formata da cinque sezioni, offre al pubblico manoscritti di opere che attestano le
modalità di composizione e chiariscono il sistema creativo di laboratorio, tra le quali La
patente e ʼA Giarra. Rilevanti sono i documenti utili alla biografia come le lettere inedite di
Gabriele d’Annunzio, di Benito Mussolini e dello stesso Pirandello ai figli. Un’intera sezione, la
terza, è dedicata a Marta Abba, musa amatissima di Pirandello, interprete ideale del suo teatro
d’avanguardia: da un recente lascito degli eredi Abba riemergono documenti sconosciuti che
fanno luce sulla vicenda amorosa insieme con una straordinaria quantità di fotografie che
l’attrice ha raccolto. Dopo una sezione dove sono esposti alcuni quadri, concludono il percorso
le carte pirandelliane “mai viste” presenti nelle collezioni letterarie della Biblioteca nazionale
centrale di Roma: preoccupato che gli avessero «messo purtroppo il bollo del novellaro» come
scrisse all’amico Bontempelli il 15 aprile 1910, Pirandello è stato invece protagonista di una
intensa e poliedrica attività letteraria. La mostra, arricchita da rari video e dai costumi di
Nanà Cecchi, realizzati dalla sartoria D’Inzillo, per il recente spettacolo Enrico IV, rende così
omaggio a quel continuo impegno nella scrittura che ha portato Pirandello a ricevere il
premio Nobel per la Letteratura nel 1934.
16
aprile 2019
Pirandello mai visto
Dal 16 aprile al 28 giugno 2019
Location
BIBLIOTECA NAZIONALE CENTRALE
Roma, Viale Castro Pretorio, 105, (Roma)
Roma, Viale Castro Pretorio, 105, (Roma)
Vernissage
16 Aprile 2019, h 12
Curatore