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Relazioni. Fotografie e video dalla Collezione Linea di Confine
La mostra presenta un nuovo percorso tematico tra le fotografie e i video della Collezione Linea di Confine, dedicato ai temi dell’esistenza, dei legami interpersonali e delle relazioni sociali.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nel 1989 Linea di Confine avviava la propria attività nel campo della fotografia contemporanea con un Laboratorio di fotografia tenuto da Guido Guidi e poi in seguito da Lewis Baltz, Olivo Barbieri, John Davies, Tim Davis, Frank Gohlke, John Gossage, Axel Hütte, Bas Princen, Michael Schmidt e Stephen Shore, oltre a un vasto numero di autori coinvolti in progetti individuali e collettivi. La collezione fotografica di Linea di Confine – costituita da opere realizzate da alcuni tra i maggiori autori internazionali su temi e spazi della Regione Emilia-Romagna – costituisce oggi un unicum nel panorama nazionale ed europeo.
Inizialmente rivolta al tema del “paesaggio contemporaneo”, l’attività di ricerca di Linea di Confine si è indirizzata molto presto verso approcci e filoni diversificati, registrando in tempo reale, già all’inizio degli anni Novanta, il ripensamento critico dei linguaggi documentari, la memoria culturale dei luoghi nel quadro delle trasformazioni globali, lo spostamento dell’attenzione verso la dimensione del “corpo”, la portata politica delle istituzioni di cura o delle “grandi opere” infrastrutturali, i rapporti tra medium fotografico e altre pratiche, in primis letterarie e cinematografiche.
Il tema delle relazioni è stato costantemente al centro di questa intensa attività trentennale. È un’idea di fotografia come ricerca, sempre rinnovata, di una relazione significativa tra sé ed esterno, tra sguardo e collettività (ad esempio nella serie di Stephen Shore su Luzzara, uno dei topoi della fotografia del secondo dopoguerra); è l’indagine sulle relazioni tra i segni che costituiscono il nostro campo visivo, tracce di contatti, eventi, storie e biografie che attendono di essere colte e ricomposte (come nelle esplorazioni di Guido Guidi, Marina Ballo Charmet, Marcello Galvani, Sabrina Ragucci). Ma soprattutto sono i rapporti tra persone, individui e gruppi sociali che costituiscono la civitas contemporanea, la civiltà dei guardanti della quale il fotografo è al tempo stesso testimone, interprete e mediatore (ad esempio nelle serie di Tim Davis, Paola De Pietri, William Guerrieri, Francesco Neri, Raimond Wouda).
La mostra presenta dunque un nuovo percorso tematico tra le fotografie e i video della Collezione Linea di Confine, dedicato ai temi dell’esistenza, dei legami interpersonali e delle relazioni sociali. Il dialogo instaurato tra le opere esposte intende proporre una nuova riflessione su quello che Jorge Ribalta, in un suo libro recente, ha definito “lo spazio pubblico della fotografia”.
Inizialmente rivolta al tema del “paesaggio contemporaneo”, l’attività di ricerca di Linea di Confine si è indirizzata molto presto verso approcci e filoni diversificati, registrando in tempo reale, già all’inizio degli anni Novanta, il ripensamento critico dei linguaggi documentari, la memoria culturale dei luoghi nel quadro delle trasformazioni globali, lo spostamento dell’attenzione verso la dimensione del “corpo”, la portata politica delle istituzioni di cura o delle “grandi opere” infrastrutturali, i rapporti tra medium fotografico e altre pratiche, in primis letterarie e cinematografiche.
Il tema delle relazioni è stato costantemente al centro di questa intensa attività trentennale. È un’idea di fotografia come ricerca, sempre rinnovata, di una relazione significativa tra sé ed esterno, tra sguardo e collettività (ad esempio nella serie di Stephen Shore su Luzzara, uno dei topoi della fotografia del secondo dopoguerra); è l’indagine sulle relazioni tra i segni che costituiscono il nostro campo visivo, tracce di contatti, eventi, storie e biografie che attendono di essere colte e ricomposte (come nelle esplorazioni di Guido Guidi, Marina Ballo Charmet, Marcello Galvani, Sabrina Ragucci). Ma soprattutto sono i rapporti tra persone, individui e gruppi sociali che costituiscono la civitas contemporanea, la civiltà dei guardanti della quale il fotografo è al tempo stesso testimone, interprete e mediatore (ad esempio nelle serie di Tim Davis, Paola De Pietri, William Guerrieri, Francesco Neri, Raimond Wouda).
La mostra presenta dunque un nuovo percorso tematico tra le fotografie e i video della Collezione Linea di Confine, dedicato ai temi dell’esistenza, dei legami interpersonali e delle relazioni sociali. Il dialogo instaurato tra le opere esposte intende proporre una nuova riflessione su quello che Jorge Ribalta, in un suo libro recente, ha definito “lo spazio pubblico della fotografia”.
13
aprile 2019
Relazioni. Fotografie e video dalla Collezione Linea di Confine
Dal 13 aprile al 09 giugno 2019
fotografia
Location
L’OSPITALE
Rubiera, Via Fontana, 2, (Reggio Nell'emilia)
Rubiera, Via Fontana, 2, (Reggio Nell'emilia)
Orario di apertura
Sabato-Domenica ore 10-13 e 16-19
Altri giorni su appuntamento
Vernissage
13 Aprile 2019, h 17:00
Autore
Curatore