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Si è svolto ieri l’incontro tra il neopresidente del MART-Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Vittorio Sgarbi, e la stampa, due ore durante le quali sono stati presentati anche gli altri due membri del CdA, Silvio Cattani e Dalia Macii. Intervenuti anche l’assessore alla Cultura della Provincia autonoma di Trento, il Sindaco di Rovereto e il Direttore del Mart, Gianfranco Maraniello, che rimarrà in carica fino a maggio 2020, come da mandato.
«Prendo questo incarico con molto spirito di responsabilità, consapevole delle peculiarità del Mart e del Trentino. La maggiore autonomia e l’amministrazione fresca ed efficiente di questo territorio, la posizione geografica invidiabile hanno permesso al Mart di essere oggi il museo italiano con l’identità più distinta e la collezione più ricca. Il Mart è nato forte: ha sempre fatto e fa mostre grandi e importanti», ha dichiarato Sgarbi, che non si accontenta di aver trovato un museo in salute e rilancia: «Ogni cosa che faremo dovrà ridondare in una dimensione nazionale e internazionale».
Come? Anche attraverso i ristoranti, che saranno i primi ambasciatori del territorio e del museo di cui potranno acquistare biglietti per i propri ospiti. Gli Italiani, si augura il Presidente, «dovrebbero frequentare i musei come frequentano i ristoranti».
E per le mostre? Sgarbi ha ipotizzato un’esposizione dedicata alla modernità di Antonio Canova. Ottima coincidenza, visto che Sgarbi, a gennaio 2019, è stato nominato Presidente della fondazione Canova di Possagno. E poi una grande mostra sull’arte degenerata e sulla storia della fotografia.