Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Pablo Betti – Multistrati
La mostra ‘multistrati’ di Pablo Betti in esposizione nella galleria della Fondazione Siotto indaga la pittura astratta come una sommatoria alluvionale di strati temporali. Siamo di fronte a una sorta di verginale scoperta.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Inaugurerà sabato 27 aprile alle 19 la mostra personale “Multistrati” dell’artista argentino Pablo Betti all’interno della Galleria Siotto, spazio espositivo della Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” – ONLUS al pianterreno dell’Ottocentesco omonimo palazzo, in via dei Genovesi 114 nel quartiere Castello di Cagliari.
L’esposizione sarà aperta dal giovedì alla domenica dalle 19 alle 21 fino al 12 maggio. In occasione di Monumenti Aperti, nei giorni di sabato 11 e domenica 12 maggio, la mostra sarà visitabile tutto il giorno dalle 9 alle 21.
Testo critico. In questa serie di opere, Pablo Betti concepisce la pittura come una sommatoria alluvionale di strati temporali. Siamo di fronte a una sorta di verginale scoperta. Non si tratta né di crateri né di buchi ma di sottili insinuazioni lineari, veri confini tettonici solcati dalla temporalità. Se il tempo è il segno del nostro passo vitale in questo mondo, allora le rughe smettono di essere tessuto sclerotizzato, per diventare testimonianza della vita trascorsa. Non sono mera assenza di luce, sono le tracce del passaggio del sole. Forse si tratta di una cartografia vitale, che Pablo, con squisita sensibilità, alla maniera di Debord, riporta alla luce. Così come nella navigazione la deriva nautica si applica all’imbarcazione che si muove, lasciandosi trascinare dal vento, dal mare o dalla corrente, la deriva di Betti non ha niente a che vedere con l’azzardo. È una cinetica che riconosce nella natura dell’opera il motivo insito al suo movimento. Se accettiamo questa metafora, potremo scoprire nelle sue pitture, invarianti vincolati a ritagli di un viso, di un tessuto o di un rilievo urbano, insieme a correnti costanti, punti fissi e vortici. Per Pablo Betti, essere alla deriva smette di essere un sinonimo di abbandono o trascuratezza, di divagare senza un proposito nobile, per diventare il rilevamento sensibile di un territorio rinnovato, percepito non come un mero fatto fisico, oggettivo ed esterno, ma come una interpenetrazione del nostro essere e della nostra sensibilità con il puro ambito pittorico. (a cura di Marcelo Pedemonte – architetto docente all’Università di Buenos Aires).
Biografia. Pablo Betti è nato a San Fernando, Buenos Aires, Argentina, nel 1955. Dopo aver studiato disegno, pittura, scultura, incisione e tecniche litografiche con diversi maestri, tra cui Ceferino Rivero Rodrigo, Aurelio Macchi, Ramón Castejón, Alfredo De Vicenzo e Eulogio de Jesús, ha iniziato una carriera esclusivamente dedicata all’attività artistica, con numerose mostre personali e collettive in gallerie d’arte e centri culturali di Buenos Aires, Cagliari, Ginevra e New York. Attualmente vive e lavora tra Buenos Aires, Ginevra e Cagliari alla ricerca del colore e della luce.
Partner. Evento realizzato con il contributo di Ministero Beni e Aattività Culturali – Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali, Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato alla Cultura, Comune di Cagliari - Servizio Cultura.
L’esposizione sarà aperta dal giovedì alla domenica dalle 19 alle 21 fino al 12 maggio. In occasione di Monumenti Aperti, nei giorni di sabato 11 e domenica 12 maggio, la mostra sarà visitabile tutto il giorno dalle 9 alle 21.
Testo critico. In questa serie di opere, Pablo Betti concepisce la pittura come una sommatoria alluvionale di strati temporali. Siamo di fronte a una sorta di verginale scoperta. Non si tratta né di crateri né di buchi ma di sottili insinuazioni lineari, veri confini tettonici solcati dalla temporalità. Se il tempo è il segno del nostro passo vitale in questo mondo, allora le rughe smettono di essere tessuto sclerotizzato, per diventare testimonianza della vita trascorsa. Non sono mera assenza di luce, sono le tracce del passaggio del sole. Forse si tratta di una cartografia vitale, che Pablo, con squisita sensibilità, alla maniera di Debord, riporta alla luce. Così come nella navigazione la deriva nautica si applica all’imbarcazione che si muove, lasciandosi trascinare dal vento, dal mare o dalla corrente, la deriva di Betti non ha niente a che vedere con l’azzardo. È una cinetica che riconosce nella natura dell’opera il motivo insito al suo movimento. Se accettiamo questa metafora, potremo scoprire nelle sue pitture, invarianti vincolati a ritagli di un viso, di un tessuto o di un rilievo urbano, insieme a correnti costanti, punti fissi e vortici. Per Pablo Betti, essere alla deriva smette di essere un sinonimo di abbandono o trascuratezza, di divagare senza un proposito nobile, per diventare il rilevamento sensibile di un territorio rinnovato, percepito non come un mero fatto fisico, oggettivo ed esterno, ma come una interpenetrazione del nostro essere e della nostra sensibilità con il puro ambito pittorico. (a cura di Marcelo Pedemonte – architetto docente all’Università di Buenos Aires).
Biografia. Pablo Betti è nato a San Fernando, Buenos Aires, Argentina, nel 1955. Dopo aver studiato disegno, pittura, scultura, incisione e tecniche litografiche con diversi maestri, tra cui Ceferino Rivero Rodrigo, Aurelio Macchi, Ramón Castejón, Alfredo De Vicenzo e Eulogio de Jesús, ha iniziato una carriera esclusivamente dedicata all’attività artistica, con numerose mostre personali e collettive in gallerie d’arte e centri culturali di Buenos Aires, Cagliari, Ginevra e New York. Attualmente vive e lavora tra Buenos Aires, Ginevra e Cagliari alla ricerca del colore e della luce.
Partner. Evento realizzato con il contributo di Ministero Beni e Aattività Culturali – Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali, Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato alla Cultura, Comune di Cagliari - Servizio Cultura.
27
aprile 2019
Pablo Betti – Multistrati
Dal 27 aprile al 12 maggio 2019
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE GIUSEPPE SIOTTO
Cagliari, Via Dei Genovesi, 114, (Cagliari)
Cagliari, Via Dei Genovesi, 114, (Cagliari)
Orario di apertura
Da giovedì a domenica ore 19-21.
Vernissage
27 Aprile 2019, Ore 19.
Autore