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Roberto Mucchiut – Tra un anno, luce
Le implicazioni sociali di un rapporto sempre più difficile con il nostro futuro, le continue scoperte delle neuroscienze e della fisica quantistica hanno portato l’artista a riflettere sulla stessa esistenza del tempo,
protagonista del progetto odierno
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Domenica 5 maggio si apre a Casa Pessina una nuova mostra: protagonista del nuovo
progetto espositivo sarà Roberto Mucchiut, nato nel 1960 e artista multimediale attivo in
Svizzera e all’estero. Il suo progetto Tra un anno, luce è il nono capitolo di una rassegna
che il Museo d’arte Mendrisio ha inaugurato 4 anni fa per la sede di Ligornetto, che ormai
si sta sempre più affermando quale apprezzato spazio dedicato alla fotografia ticinese.
Il lavoro di Roberto Mucchiut è l’evoluzione di un percorso di ricerca iniziato una decina di
anni fa con il progetto fotografico Blackout e poi proseguito nel 2013 con la mostra
Kronopathia, nel 2014 con La Natura del Tempo, nel 2015 con Muta-menti e nel 2017 con
Westfront, con cui ha partecipato alla Biennale dell’Immagine. Il tema della Natura e della
soggettività del Tempo sono dunque centrali nella sua ricerca: le implicazioni sociali di un
rapporto sempre più difficile con il nostro futuro, le continue scoperte delle neuroscienze e
della fisica quantistica hanno portato l’artista a riflettere sulla stessa esistenza del tempo,
protagonista del progetto odierno. Tra un anno, luce affronta, infatti, la domanda chiave: il
tempo non esiste più?
Il progetto artistico, a cura di Barbara Paltenghi Malacrida, esplora il tema considerando
il mondo come una sequenza di “eventi”, “accadimenti”, “processi”, utilizzando i linguaggi
della fotografia e, per la prima volta nel contesto di Casa Pessina, quelli della videoarte e
della Media Art digitale che permette di manipolare in tempo reale e interattivamente
l’essenza stessa del Tempo. Le opere in mostra vedono una serie di fotografie su carta
(video-scansioni digitali); un dittico video (caratterizzato da un intervallo sincronizzato),
un’installazione video interattiva (con scansione temporale dello spazio e immagini
generate in tempo reale) e una sonorizzazione ambientale.
Un ulteriore passo avanti nella programmazione di Casa Pessina in direzione di una
fotografia aperta anche al campo digitale così da proporre al proprio pubblico un nuovo
ambito espressivo su cui indagare e interrogarsi.
Per l’occasione, quale autore del saggio in catalogo, è stato chiamato il divulgatore
scientifico Giovanni Pellegri, laureato in biologia presso la Facoltà di Scienze
dell ́Università di Losanna, con un dottorato in neurobiologia. Dal 2005 ha creato
L’ideatorio, un servizio dell’USI che si occupa del dialogo tra scienza e società e della
promozione della cultura scientifica. Per 12 anni ha collaborato, come conduttore e
redattore, con il programma “Il Giardino di Albert” della RSI. Il suo contributo intende aprire
alla conoscenza di tutti uno dei grandi temi aperti della scienza mettendolo in relazione
con il lavoro artistico di Roberto Mucchiut.
Quale evento collaterale alla mostra è previsto, giovedì 23 maggio alle ore 20.30 presso
l’Oratorio di Ligornetto, un concerto di Niton, gruppo con il quale Mucchiut si è trovato
molto spesso a collaborare. Anche in quest’occasione la parte visuale (live video) sarà
curata da Mucchiut: un’occasione speciale per cogliere in tempo reale la forza suggestiva
di musica e immagini. L’evento sarà preceduto, dalle 19 alle 19.30, da una visita alla
mostra con l’artista cui seguirà un piccolo rinfresco.
Roberto Mucchiut (Morges, 1960), vive e lavora a Agra, Ticino. Artista multimediale con
formazioni in informatica (analisi e sviluppo software), fotografia e video (con un master in
fotogiornalismo a Milano), musica (contrabbasso in contesti di jazz contemporaneo) e in musica
elettronica e sound design (al conservatorio di Lugano e a Roma). Si interessa alla musica
elettroacustica, alla video-arte e alle tecnologie per la realizzazione di installazioni artistiche ed
allestimenti teatrali interattivi (in particolare con l'utilizzo di proiettori video e di tecniche di
projection mapping). Collabora regolarmente con altri artisti per progetti teatrali, di danza
contemporanea, musicali e visuali. Sviluppa progetti personali che spaziano dalla realizzazione di
installazioni (interattive/video/sonore) a progetti fotografici e multimediali, prediligendo un
approccio transmediale alla creazione che utilizza gli strumenti digitali per integrare i vari linguaggi
e livelli percettivi.
Niton si è costituito nel 2013 a cavallo della frontiera italo-svizzera. Partito da attitudini liberamente
improvvisative, il trio si è mosso in contesti espressivi vari (musica minimal, sperimentale, per
teatro, cinema e danza) mantenendo come caratteristica unificante la propria strumentazione: i
sintetizzatori analogici di Luca Xelius Martegani, gli oggetti amplificati di El Toxyque, il violoncello
elettrico di Zeno Gabaglio.
progetto espositivo sarà Roberto Mucchiut, nato nel 1960 e artista multimediale attivo in
Svizzera e all’estero. Il suo progetto Tra un anno, luce è il nono capitolo di una rassegna
che il Museo d’arte Mendrisio ha inaugurato 4 anni fa per la sede di Ligornetto, che ormai
si sta sempre più affermando quale apprezzato spazio dedicato alla fotografia ticinese.
Il lavoro di Roberto Mucchiut è l’evoluzione di un percorso di ricerca iniziato una decina di
anni fa con il progetto fotografico Blackout e poi proseguito nel 2013 con la mostra
Kronopathia, nel 2014 con La Natura del Tempo, nel 2015 con Muta-menti e nel 2017 con
Westfront, con cui ha partecipato alla Biennale dell’Immagine. Il tema della Natura e della
soggettività del Tempo sono dunque centrali nella sua ricerca: le implicazioni sociali di un
rapporto sempre più difficile con il nostro futuro, le continue scoperte delle neuroscienze e
della fisica quantistica hanno portato l’artista a riflettere sulla stessa esistenza del tempo,
protagonista del progetto odierno. Tra un anno, luce affronta, infatti, la domanda chiave: il
tempo non esiste più?
Il progetto artistico, a cura di Barbara Paltenghi Malacrida, esplora il tema considerando
il mondo come una sequenza di “eventi”, “accadimenti”, “processi”, utilizzando i linguaggi
della fotografia e, per la prima volta nel contesto di Casa Pessina, quelli della videoarte e
della Media Art digitale che permette di manipolare in tempo reale e interattivamente
l’essenza stessa del Tempo. Le opere in mostra vedono una serie di fotografie su carta
(video-scansioni digitali); un dittico video (caratterizzato da un intervallo sincronizzato),
un’installazione video interattiva (con scansione temporale dello spazio e immagini
generate in tempo reale) e una sonorizzazione ambientale.
Un ulteriore passo avanti nella programmazione di Casa Pessina in direzione di una
fotografia aperta anche al campo digitale così da proporre al proprio pubblico un nuovo
ambito espressivo su cui indagare e interrogarsi.
Per l’occasione, quale autore del saggio in catalogo, è stato chiamato il divulgatore
scientifico Giovanni Pellegri, laureato in biologia presso la Facoltà di Scienze
dell ́Università di Losanna, con un dottorato in neurobiologia. Dal 2005 ha creato
L’ideatorio, un servizio dell’USI che si occupa del dialogo tra scienza e società e della
promozione della cultura scientifica. Per 12 anni ha collaborato, come conduttore e
redattore, con il programma “Il Giardino di Albert” della RSI. Il suo contributo intende aprire
alla conoscenza di tutti uno dei grandi temi aperti della scienza mettendolo in relazione
con il lavoro artistico di Roberto Mucchiut.
Quale evento collaterale alla mostra è previsto, giovedì 23 maggio alle ore 20.30 presso
l’Oratorio di Ligornetto, un concerto di Niton, gruppo con il quale Mucchiut si è trovato
molto spesso a collaborare. Anche in quest’occasione la parte visuale (live video) sarà
curata da Mucchiut: un’occasione speciale per cogliere in tempo reale la forza suggestiva
di musica e immagini. L’evento sarà preceduto, dalle 19 alle 19.30, da una visita alla
mostra con l’artista cui seguirà un piccolo rinfresco.
Roberto Mucchiut (Morges, 1960), vive e lavora a Agra, Ticino. Artista multimediale con
formazioni in informatica (analisi e sviluppo software), fotografia e video (con un master in
fotogiornalismo a Milano), musica (contrabbasso in contesti di jazz contemporaneo) e in musica
elettronica e sound design (al conservatorio di Lugano e a Roma). Si interessa alla musica
elettroacustica, alla video-arte e alle tecnologie per la realizzazione di installazioni artistiche ed
allestimenti teatrali interattivi (in particolare con l'utilizzo di proiettori video e di tecniche di
projection mapping). Collabora regolarmente con altri artisti per progetti teatrali, di danza
contemporanea, musicali e visuali. Sviluppa progetti personali che spaziano dalla realizzazione di
installazioni (interattive/video/sonore) a progetti fotografici e multimediali, prediligendo un
approccio transmediale alla creazione che utilizza gli strumenti digitali per integrare i vari linguaggi
e livelli percettivi.
Niton si è costituito nel 2013 a cavallo della frontiera italo-svizzera. Partito da attitudini liberamente
improvvisative, il trio si è mosso in contesti espressivi vari (musica minimal, sperimentale, per
teatro, cinema e danza) mantenendo come caratteristica unificante la propria strumentazione: i
sintetizzatori analogici di Luca Xelius Martegani, gli oggetti amplificati di El Toxyque, il violoncello
elettrico di Zeno Gabaglio.
05
maggio 2019
Roberto Mucchiut – Tra un anno, luce
Dal 05 maggio al 02 giugno 2019
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
CASA PESSINA
Ligornetto, Via Apollonio Pessina, 6, (Mendrisio)
Ligornetto, Via Apollonio Pessina, 6, (Mendrisio)
Orario di apertura
sabato e domenica
14.00-18.00
Vernissage
5 Maggio 2019, h 11
Autore
Curatore