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58. Biennale: Stanislav Kolíbal – Trascorso Incerto Intuìto
Stanislav Kolíbal rappresenterà la Repubblica Ceca e Slovacca alla 58. Esposizione internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. La mostra svilupperà i temi chiave dell’opera di Kolíbal – il tempo e la labilità – in quanto reazione critica all’impegnativo contesto politico e sociale in Cecoslovacchia e ai giorni nostri
Comunicato stampa
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Stanislav Kolíbal rappresenterà la Repubblica Ceca e Slovacca alla
58. Esposizione internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. La mostra svilupperà
i temi chiave dell’opera di Kolíbal - il tempo e la labilità - in quanto reazione critica
all’impegnativo contesto politico e sociale in Cecoslovacchia e ai giorni nostri. Dieter
Bogner è stato nominato curatore della mostra del padiglione ceco e slovacco.
Sin dai primi anni '60 Stanislav Kolíbal (nato nel 1925 a Orlová, ex Cecoslovacchia) ha elaborato uno
stile creativo estremamente individuale, impegnandosi in una riconsiderazione critica del minimalismo e
dell'arte concettuale. Le sue opere bidimensionali e tridimensionali - in cui i confini tra pittura, disegno,
scultura e architettura si attenuano e che oscillano tra illusione e realtà - declinano gli aspetti della
labilità nel duplice rapporto perfezione/insufficienza, stabilità/instabilità, certezza/incertezza. Tali opere
nascono dalla percezione critica dell'artista rispetto ai costanti cambiamenti verificatisi nel suo
ambiente sociale e politico. La mostra può dunque essere intesa come risposta concettuale all’idea
centrale di arte espressa dal curatore della Biennale Arte 2019 Ralph Rugoff, ovvero quale membrana
sensibile alla complessità che caratterizza l’epoca di precarietà in cui viviamo.
Il titolo della mostra e del catalogo, Tracorso Incerto Intuìto, si ricollega a un'installazione concettuale di
Kolíbal della metà degli anni '70. Il suo carattere poetico e ambiguo è fondamentale per comprendere
la posizione dell'artista rispetto al tempo, alla vita e alla propria arte. L'opera di Kolíbal è
indiscutibilmente determinata dai "tempi più interessanti" vissuti dall’artista in Cecoslovacchia sin dai
primi anni '40. La mostra presenterà insieme un "disegno spaziale" esterno, collegato alla facciata
modernista del padiglione ceco e slovacco del 1926, opera magistrale dell'architetto ceco Otakar
Novotný, e un "disegno murale" di grandi dimensioni all'interno dell'edificio, entrambi realizzati per
l’occasione. Allo stesso tempo Kolíbal presenterà due delle sue prime serie pionieristiche: sculture
bianche degli anni '60 e quattro installazioni concettuali minimaliste su muro realizzate negli anni ‘70
con materiali di recupero.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo esaustivo di 220 pagine riccamente illustrato. Nel suo
saggio biografico di 100 pagine, Dieter Bogner fa rivivere la parabola esistenziale di Kolíbal dagli anni
'30 fino ai giorni nostri. La complessa collezione di materiali che rappresentano le linee principali della
vita di Kolíbal è completata da immagini che illustrano tutti i periodi della sua vita e ne documentano la
produzione artistica. La seconda parte del catalogo comprende le riflessioni di numerosi esperti di
primo piano, attivi in Repubblica ceca o in altri paesi, tra i quali la storica dell'arte Terezie Nekvindová
(Accademia di Belle Arti di Praga), il matematico Jaroslav Nešetřil (Università Carlo, Praga), il linguista
Martin Prinzhorn (Università di Vienna), l´architetto Pavla Melkova (Praga) e i curatori Adam Budak
(Galleria Nazionale Praga), Christian Rattemeyer (Museum of Modern Art, New York), Juliet Bingham
(Tate Modern, Londra) e Alicia Knock (Centre Pompidou, Parigi). Karel Štědrý e Patrik Svoboda sono
autori del progetto grafico. Il catalogo è curato da Dieter Bogner e Adam Budak e pubblicato dalla
Walther König Verlag.
Stanislav Kolíbal è nato a Orlová (ex Cecoslovacchia) nel 1925 e attualmente vive e lavora a Praga.
Ha studiato grafica all’Accademia delle arti applicate e scenografia all’Accademia delle arti
performative, sempre a Praga. Le sue opere sono state incluse in importanti mostre internazionali,
come Between Man and Matter (Metropolitan Art Gallery Tokyo, 1970), Konstrukcja w procesie (Lodž,
1981), Sculpture from 20 Nations (New York, 1967),Transforming Chronologies (MoMA New York,
2006), e Other Primary Structures (Jewish Museum, New York, 2014), e presentate in mostre personali
al Padiglione d'Arte Contemporanea (Milano, 1983), alla Galleria Nazionale di Praga (1997, 2015) e
Labil - Stabil (Deichtorhallen Hamburg, 2000). Ciononostante, l'opera di Kolíbal è ancora rappresentata
in maniera insufficiente e attende di essere inserita in un più ampio contesto internazionale.
Dieter Bogner è storico dell’arte, curatore, scrittore, collezionista e autore di nuovi concept museali. Ha
conosciuto Kolíbal all'inizio degli anni '90, quando gli ha commissionato una grande installazione
permanente per gli attici del castello di Buchberg, in Austria. La loro amicizia risale ad allora. Nel 1989
Bogner ha ideato il concept del MuseumsQuartier di Vienna ed è stato incaricato del suo sviluppo fino
al 1994. Successivamente ha fondato bogner.cc (ora bogner.knoll), compagnia internazionale che si
occupa dello sviluppo di concept museali e cura nuove esposizioni di collezioni e allestimenti di mostre.
Nel 1997 Bogner ha anche fondato la fondazione privata Frederick and Lillian Kiesler. Dal 1995 al 2018
è stato membro del Consiglio del New Museum of Contemporary Art di New York. Ha curato numerose
mostre (ad es. Frederick Kiesler, Johannes Itten, Franz West / Heimo Zobernig) e ha pubblicato
numerosi libri sull'arte e sull'architettura moderne e sulla teoria dell'arte. Dal 1982 ha costruito uno
spazio artistico privato, il Kunstraum Buchberg, nel castello di Buchberg, nella Bassa Austria.
La Cecoslovacchia (Repubblica Ceca e Slovacca) partecipa alla Biennale Arte dal 1920. Stanislav
Kolíbal rappresenta la punta di diamante di una vasta gamma di artisti cechi appartenenti a varie
generazioni che fino ad oggi hanno partecipato alla Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di
Venezia: Dominik Lang (1980) nel 2011, Zbyněk Baladrán (1973) nel 2013 e Jiří David (1956) nel 2015.
La presentazione della Repubblica Ceca e Slovacca alla Biennale Arte 2019 è organizzata dalla
Galleria Nazionale di Praga.
La mostra si tiene in collaborazione con la Fondazione Stanislav Kolíbal e con il sostegno di Ministero
della Cultura della Repubblica Ceca, Ministero della Cultura della Repubblica Slovacca, Galleria
Nazionale Slovacca. I partner principali sono Mattoni a.s., Bohemia Sekt, Royal Brewery Krušovice,
Modelárna LIAZ, Kubik a.s., Koh-i-noor, Centri cechi. Principale media partner è la Czech Television.
Media partner sono Soffa Magazine e Artmix.
58. Esposizione internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. La mostra svilupperà
i temi chiave dell’opera di Kolíbal - il tempo e la labilità - in quanto reazione critica
all’impegnativo contesto politico e sociale in Cecoslovacchia e ai giorni nostri. Dieter
Bogner è stato nominato curatore della mostra del padiglione ceco e slovacco.
Sin dai primi anni '60 Stanislav Kolíbal (nato nel 1925 a Orlová, ex Cecoslovacchia) ha elaborato uno
stile creativo estremamente individuale, impegnandosi in una riconsiderazione critica del minimalismo e
dell'arte concettuale. Le sue opere bidimensionali e tridimensionali - in cui i confini tra pittura, disegno,
scultura e architettura si attenuano e che oscillano tra illusione e realtà - declinano gli aspetti della
labilità nel duplice rapporto perfezione/insufficienza, stabilità/instabilità, certezza/incertezza. Tali opere
nascono dalla percezione critica dell'artista rispetto ai costanti cambiamenti verificatisi nel suo
ambiente sociale e politico. La mostra può dunque essere intesa come risposta concettuale all’idea
centrale di arte espressa dal curatore della Biennale Arte 2019 Ralph Rugoff, ovvero quale membrana
sensibile alla complessità che caratterizza l’epoca di precarietà in cui viviamo.
Il titolo della mostra e del catalogo, Tracorso Incerto Intuìto, si ricollega a un'installazione concettuale di
Kolíbal della metà degli anni '70. Il suo carattere poetico e ambiguo è fondamentale per comprendere
la posizione dell'artista rispetto al tempo, alla vita e alla propria arte. L'opera di Kolíbal è
indiscutibilmente determinata dai "tempi più interessanti" vissuti dall’artista in Cecoslovacchia sin dai
primi anni '40. La mostra presenterà insieme un "disegno spaziale" esterno, collegato alla facciata
modernista del padiglione ceco e slovacco del 1926, opera magistrale dell'architetto ceco Otakar
Novotný, e un "disegno murale" di grandi dimensioni all'interno dell'edificio, entrambi realizzati per
l’occasione. Allo stesso tempo Kolíbal presenterà due delle sue prime serie pionieristiche: sculture
bianche degli anni '60 e quattro installazioni concettuali minimaliste su muro realizzate negli anni ‘70
con materiali di recupero.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo esaustivo di 220 pagine riccamente illustrato. Nel suo
saggio biografico di 100 pagine, Dieter Bogner fa rivivere la parabola esistenziale di Kolíbal dagli anni
'30 fino ai giorni nostri. La complessa collezione di materiali che rappresentano le linee principali della
vita di Kolíbal è completata da immagini che illustrano tutti i periodi della sua vita e ne documentano la
produzione artistica. La seconda parte del catalogo comprende le riflessioni di numerosi esperti di
primo piano, attivi in Repubblica ceca o in altri paesi, tra i quali la storica dell'arte Terezie Nekvindová
(Accademia di Belle Arti di Praga), il matematico Jaroslav Nešetřil (Università Carlo, Praga), il linguista
Martin Prinzhorn (Università di Vienna), l´architetto Pavla Melkova (Praga) e i curatori Adam Budak
(Galleria Nazionale Praga), Christian Rattemeyer (Museum of Modern Art, New York), Juliet Bingham
(Tate Modern, Londra) e Alicia Knock (Centre Pompidou, Parigi). Karel Štědrý e Patrik Svoboda sono
autori del progetto grafico. Il catalogo è curato da Dieter Bogner e Adam Budak e pubblicato dalla
Walther König Verlag.
Stanislav Kolíbal è nato a Orlová (ex Cecoslovacchia) nel 1925 e attualmente vive e lavora a Praga.
Ha studiato grafica all’Accademia delle arti applicate e scenografia all’Accademia delle arti
performative, sempre a Praga. Le sue opere sono state incluse in importanti mostre internazionali,
come Between Man and Matter (Metropolitan Art Gallery Tokyo, 1970), Konstrukcja w procesie (Lodž,
1981), Sculpture from 20 Nations (New York, 1967),Transforming Chronologies (MoMA New York,
2006), e Other Primary Structures (Jewish Museum, New York, 2014), e presentate in mostre personali
al Padiglione d'Arte Contemporanea (Milano, 1983), alla Galleria Nazionale di Praga (1997, 2015) e
Labil - Stabil (Deichtorhallen Hamburg, 2000). Ciononostante, l'opera di Kolíbal è ancora rappresentata
in maniera insufficiente e attende di essere inserita in un più ampio contesto internazionale.
Dieter Bogner è storico dell’arte, curatore, scrittore, collezionista e autore di nuovi concept museali. Ha
conosciuto Kolíbal all'inizio degli anni '90, quando gli ha commissionato una grande installazione
permanente per gli attici del castello di Buchberg, in Austria. La loro amicizia risale ad allora. Nel 1989
Bogner ha ideato il concept del MuseumsQuartier di Vienna ed è stato incaricato del suo sviluppo fino
al 1994. Successivamente ha fondato bogner.cc (ora bogner.knoll), compagnia internazionale che si
occupa dello sviluppo di concept museali e cura nuove esposizioni di collezioni e allestimenti di mostre.
Nel 1997 Bogner ha anche fondato la fondazione privata Frederick and Lillian Kiesler. Dal 1995 al 2018
è stato membro del Consiglio del New Museum of Contemporary Art di New York. Ha curato numerose
mostre (ad es. Frederick Kiesler, Johannes Itten, Franz West / Heimo Zobernig) e ha pubblicato
numerosi libri sull'arte e sull'architettura moderne e sulla teoria dell'arte. Dal 1982 ha costruito uno
spazio artistico privato, il Kunstraum Buchberg, nel castello di Buchberg, nella Bassa Austria.
La Cecoslovacchia (Repubblica Ceca e Slovacca) partecipa alla Biennale Arte dal 1920. Stanislav
Kolíbal rappresenta la punta di diamante di una vasta gamma di artisti cechi appartenenti a varie
generazioni che fino ad oggi hanno partecipato alla Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di
Venezia: Dominik Lang (1980) nel 2011, Zbyněk Baladrán (1973) nel 2013 e Jiří David (1956) nel 2015.
La presentazione della Repubblica Ceca e Slovacca alla Biennale Arte 2019 è organizzata dalla
Galleria Nazionale di Praga.
La mostra si tiene in collaborazione con la Fondazione Stanislav Kolíbal e con il sostegno di Ministero
della Cultura della Repubblica Ceca, Ministero della Cultura della Repubblica Slovacca, Galleria
Nazionale Slovacca. I partner principali sono Mattoni a.s., Bohemia Sekt, Royal Brewery Krušovice,
Modelárna LIAZ, Kubik a.s., Koh-i-noor, Centri cechi. Principale media partner è la Czech Television.
Media partner sono Soffa Magazine e Artmix.
08
maggio 2019
58. Biennale: Stanislav Kolíbal – Trascorso Incerto Intuìto
Dall'otto maggio al 24 novembre 2019
arte contemporanea
Location
GIARDINI DI CASTELLO – PADIGLIONE CECO E SLOVACCO
Venezia, Fondamenta dell'Arsenale, (Venezia)
Venezia, Fondamenta dell'Arsenale, (Venezia)
Vernissage
8 Maggio 2019, su invito
Autore
Curatore