17 marzo 2015

Gioie e dolori del site specific

 

di

I cinesi non scherzano. E quando ci si mettono, fanno le cose in grande. Se poi si parla di quella Cina di frontiera, mezza portoghese e mezza leggenda, la cosa si fa ancora più seria. 
A farla breve il MGM Macau, uno dei più grandi casinò del mondo, con 600 stanze per 35 piani, tirato su nel 2007 per la modica cifra di un miliardo e 25 milioni di dollari, da ieri ospita questa mega installazione di Joanna Vasconcelos, artista che, anche lei, quanto a dimensioni delle sue opere, non scherza affatto. 
Vabbe’, il legame c’è: Vasconcelos è portoghese. E forse è riuscita a dare un tocco (un tocco?, un cataclisma, sembrerebbe) di colore, fantasia, di arte insomma, al casinò. 
Però, c’è un però. Joana Vasconcelos è un’artista che o si ama o si detesta. Debordante e saturante com’è. E in genere ci piace molto. Visto che siamo nei pressi della Biennale, indimenticabile la sua nave ancorata davanti ai Giardini due anni fa e smagliante di decorazioni e installazioni in stile rigorosamente Vasconcelos. Ma qui forse il troppo si aggiunge al troppo, e alla fine storpia. 
Nel site specific, insomma, non conta solo lo specific, ma anche il site. E il site qui è too much. 
Foto: Luís Vasconcelos/Courtesy Unidade Infinita Projectos

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